Zazzi Maria di Pietro e Ballerini Modesta, nata il 10 maggio 1904 a Coli (Piacenza). Sarta, anarchica. Quando Maria è ancora bambina, la sua famiglia si trasferisce nei dintorni di Perino, sempre nel piacentino, dove lavora in campagna. Maria trascorre cosi l'infanzia e la prima giovinezza in questa località. Nel 1923, a diciannove anni, dopo la presa del potere da parte del fascismo, si porta clandestinamente a Parigi, con l'aiuto delle organizzazioni antifasciste, per dare una mano al fratello Luigi, la cui moglie è morta di parto. Luigi Zazzi socialista, era espatriato illegalmente nel 1922 per sottrarsi alle angherie ed ai pestaggi messi in atto dalle squadracce fasciste. In seguito anche il resto della famiglia si trasferisce Parigi ed entra in contatto con gli ambienti del fuoruscitismo italiano Nella capitale francese Maria Zazzi conosce il libertario bolognese Armando Malaguti e, anche sotto la sua influenza, si orienta sempre più verso le idee anarchiche. Anche nelle affinità di pensiero Maria ed Armando trovano le motivazioni che li conducono alla decisione di vivere insieme. Nel movimento anarchico la coppia si fa apprezzare perché è attiva sia nella propaganda che nell'assistenza ai compagni in difficoltà. In particolare Maria mette a disposizione dei compagni fuorusciti, o ricercati dalla polizia francese, il suo mestiere di sarta da uomo e la sua disponibilità all'accoglienza, mantenendo comunque, un modo di fare energico e deciso, segno di forte personalità. Nel 1927 le autorità francesi espellono Armando, già più volte arrestato in precedenza. La coppia passa perciò in Lussemburgo, poi in Belgio, risiedendo a Seraing, Liegi e Bruxelles. In questo paese Maria, oltre alla propaganda ed assistenza, cura anche il collegamento ed il rifornimento di vitto e vestiario ai compagni in carcere, presentandosi come zia dell'assistito: da qui il soprannome "Tante Marie" (Zia Maria). Nella capitale belga Maria, con Angelo Sbardellotto e Bruno Gualandi, partecipa alla campagna internazionale in favore di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Ricercati pure dalla polizia belga, nel 1932 Maria ed Armando ritornano a Parigi. Ancora nel 1934 però sono segnalati in contatto con diversi comunisti ed anarchici italiani residenti in Belgio. Essendo ricercati anche dalla polizia belga, Malaguti e Zazzi riparano nuovamente a Parigi nel 1932 dove frequentano, tra gli altri, Nestor Machno e Volin. Negli anni successivi la coppia cambia spesso domicilio tra Parigi e Bruxelles. Nell'agosto del 1936 Malaguti si arruola in Spagna, inserito nella Sezione Italiana aggregata alla Colonna "Francisco Ascaso" della CNT a maggioranza anarchica. Nello stesso periodo "Tante Marie" giunge anche lei a Barcellona per mettersi al servizio della Repubblica spagnola. Non è chiaro però in che modo lo abbia fatto. Nel marzo del 1937 durante una licenza in Francia la polizia arresta di nuovo Malaguti. Maria torna allora a Parigi dove resta, anche dopo che il suo compagno viene liberato, per trovare alloggio e documenti per i reduci che ritornano dal teatro di guerra spagnolo. Rientrato Malaguti dalla Spagna, la coppia si trova a Parigi quando la città è occupata dalle truppe naziste. Nel dicembre del 1940 Maria è arrestata dalla Gestapo, interrogata e picchiata per due volte. Rilasciata si rifugia nuovamente in Belgio. Nonostante Maria non abbia parlato, Armando viene arrestato e deportato in Germania, ma poi è consegnato alle autorità italiane nel febbraio del 1941 ed inviato a Ventotene con una condanna a 4 anni di confino. Maria cerca allora di raggiungere il suo compagno, ma, nel luglio del 941, è bloccata al valico di frontiera a Bardonecchia per tre giorni, perché iscritta in Rubrica di Frontiera con 'indicazione "da perquisire e segnalare". Giunta in prossimità della destinazione, le è negato il permesso di incontrare Armando. I due decidono allora di sposarsi e, consigliati da Pertini e Terracini, che saranno pure testimoni al loro matrimonio, trovano il modo di scansare tutti gli impedimenti burocratici. Armando torna libero solo nel settembre del 1943 dopo esser passato anche per il campo di concentramento di Renicci di Anghiari (Arezzo), da cui i detenuti evadono in massa dopo l'8 settembre 1943, I due possono così dare il loro contributo attivo alla Resistenza nel bolognese. Dopo la morte di Armando, avvenuta nel 1955, Maria Zazzi si unisce ad un nuovo compagno, Alfonso "Libero" Fantazzini, da lei già conosciuto nell'esilio. È molto attiva anche nella campagna per la liberazione di Valpreda, dopo la bomba di Piazza Fontana Nella prima metà degli anni Ottanta Maria resta colpita da una grave forma di paresi. La malattia della compagna porta "Libero" ad un rapido deperimento psicofisico, che lo conduce alla morte il 14 dicembre 1985. "Tante Marie", rimasta sola. è ricoverata in una Casa per Anziani: muore ad 88 anni a Bologna il 5 gennaio 1993.
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