Cerruti Giovanni, indicato a volte come Cerrutti o Ceruti, nato il 28 dicembre a Lione (Francia), da genitori operai antifascisti italiani 1908. Muratore, comunista. Non frequenta le scuole e nel 1928 compie il servizio militare per un anno nel 27. Reggimento di fanteria. Congedato lavora come muratore per la società cooperativa La Roc di Lione che riunisce 100 operai. Dal 1923 comincia ad interessarsi di politica, avvicinandosi ai circoli comunisti. Legge la stampa comunista (L'Humanité, La Voix du Peuple, La voce degli italiani). Nel 1928 rimane disoccupato per due mesi. Membro della CGT partecipa alle manifestazioni ed agli scioperi del 1936 e rimane disoccupato per due mesi. Il 12 settembre 1936 è condannato dal Tribunale di Lione, con altri quattro compagni, ad un mese per partecipazione agli scioperi e possesso d’armi. Sconta la pena alla prigione Saint-Paul di Lione. Dal 1936 risulta iscritto al Partito Comunista francese, responsabile nella cellula numero 6 della propaganda e della distribuzione dei giornali. Nel 1937 diviene delegato sindacale. Partito da Lione, Cerruti varca i Pirenei a piedi arrivando il 7 gennaio 1938 a Figueras con altri 40 volontari. Arruolato nella XII Brigata, 3. Battaglione. Nei sette mesi al fronte dal 16 febbraio al 17 settembre 1938 partecipa alle battaglie di Estremadura (febbraio 1938) e Caspe (marzo 1938), dove la Brigata Garibaldi è chiamata a contrastare una violenta offensiva franchista che porterà i repubblicani a ritirarsi sulla sponda sinistra dell’Ebro e i nazionalisti a raggiungere il 15 aprile 1938 il Mar Mediterraneo a Vinaroz, dividendo in due il territorio repubblicano. Ferito una prima volta il 12 marzo 1938 durante il bombardamento di un convoglio a Vinaroz, è ospedalizzato a Benicàssim ed a Badalona. Rientrato in reparto, partecipa all’ultima offensiva repubblicana sull’Ebro (luglio-novembre 1938) ed il 7 settembre 1938 subisce una ferita di mitraglia venendo ospedalizzato a Villafranca de Panedès e Matarò. A seguito del ritiro dei volontari internazionali, deciso dal governo repubblicano a fine settembre 1938, mentre ancora si combatte la battaglia dell’Ebro, nel modulo di rimpatrio del 7 novembre 1938, esprime la sua opinione sulla politica del Fronte Popolare, che considera "molto buona perché ha portato all'unità degli operai e dei contadini contro i rivoluzionari". Per lui, "le Brigate Internazionali hanno portato l'unità al popolo spagnolo attraverso la loro stessa unità". In Spagna "ho imparato la vera unità di un popolo democratico che lotta per la propria libertà". Rientra in Francia con un convoglio di reduci il 12 novembre 1938, riunendosi alla sua famiglia a Villeurbanne (Lione). Nessuna notizia ulteriore.
Annotazioni: Biografia basata sulle seguenti fonti : RGASPI (BDIC, Mfm 880/9, 545.6.1115). RGASPI (Moscou, F. 545. Op. 2. D. 117 et Op. 6. D. 36). MRN (Archives de l’ AVER).
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