Rezzonico Pietri di Gerolamo e Cattoni Rosa, nato il 17 dicembre 1884 a Drezzo (Como). Scalpellino, antifascista. Frequenta le scuole fino alla terza elementare. Durante la permanenza in Italia non è oggetto di osservazioni di carattere politico. Emigra in Svizzera intorno al 1912 stabilendosi a Capolago (Lugano) e presta servizio militare come soldato negli Alpini, partecipando alla prima guerra mondiale. Vedovo di Noseda Giuseppina si risposa ed ha due figli. Considerato dalla autorità come dedito al contrabbando, il 20 marzo 1929 è condannato in contumacia dalla Corte di Appello di Milano ad una multa di 21.300 lire per contrabbando di zucchero, in mancanza di pagamento poi convertita in sei mesi di reclusione. Nell’ottobre del 1938 viene segnalato dalla Gendarmeria Cantonale di Lugano, insieme da altri italiani in Svizzera, come volontario in Spagna in un reparto imprecisato ed iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per l’arresto. Rientrato dalla Spagna nel febbraio 1941 risulta ancora residente all’estero e si ignora se pratica attività politica. Nessuna ulteriore notizia.