Zanchini Antonio nato il 4 giugno 1884 a Forlì. Sarto, falegname, comunista dissidente. In gioventù aderisce agli ideali dell’anarchismo scrivendo un articolo sul foglio anarchico “Semente Rossa” per il 1° maggio 1911, difendendo la fratellanza di intenti tra anarchici e socialisti. Passato ai socialisti il 3 agosto 1914 prende parte al Congresso Regionale delle Associazioni sovversive romagnole. Chiamato alle armi viene riformato nel 1916. Si iscrive al Partito Comunista d’Italia alla sua fondazione nel gennaio 1921. Diffidato dalla questura nel 1923, emigra in Francia nel 1924 a Montreuil (Senna-Saint Denis), dove si iscrive alla locale sezione comunista. Allontanatosi dal PCd’I non condividendone la linea politica, sottoscrive nel 1930 a favore di “L’Ouvriere Communiste”, il periodico dei bordighisti dissidenti capeggiati da Michelangelo Pappalardi. Il Italia viene inserito nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento dell’arresto. Agli inizi del 1936 partecipa insieme a Mario Angeloni, Balilla Monti, Bruno Lagli e Renato Castagnoli alla fondazione della Fratellanza Romagnola, un gruppo che si propone di svolgere propaganda antifascista tra le associazioni italiane presenti a Parigi. Allo scoppio della guerra civile in Spagna parte nell’agosto 1936 con Renato castagnoli, Temistocle Ricciulli, a cui è molto legato, e altri italiani e si arruola nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri, aggregata alla Colonna Ascaso della CNT. Combatte nella battaglia di Monte Pelato, insieme ad Angeloni, Rosselli, Marzocchi e Bifolchi. Tornato in Francia nel 1937 è segnalato a Parigi nel 1940 e oi nel 1942. Dopo la guerra mondiale rimane a risiedere in Francia.

Annotazioni: Scheda biografica realizzata da Fausto Bucci e Paolo Casciola sulla base delle seguenti Fonti: ACS, CPC. B. 5514, fasc. 3451; Piero Corradi, Testimonianza, Parigi, 10 novembre 1976, AB, M7, 9; Giuseppe Morini, Testimonianza, Montreuil-sous-Boise, 29 settembre 2977, AB, M40, A; L’Ouvrier Communiste, n. 11 agosto 1930; “Le posizioni tenute dalla colonna italiana inefficacemente bombardata dai Caproni. Ricognizioni verso Almudevar”, Giustizia e Libertà, n. 39, 25 settembre 1936.