Romanov Del Renzio dei Rossi di Castellone e Venosa Antonino, nato il 15 aprile 1915 a Tsarskoye Selo (San Pietroburgo) in Russia, nella residenza estiva dello zar. Pittore, scrittore, comunista dissidente. Appartenente ad una famiglia aristocratica di origine italiana e russa che vanta una discendenza dalla famiglia reale, come indicato dal cognome, dopo la rivoluzione del 1917 la famiglia si porta prima a Yalta e successivamente abbandona la Russia stabilendosi in Italia. Toni Del Renzio, come ha deciso di farsi chiamare abbandonando l’ingombrante cognome, studia in Svizzera, Stati Uniti e Gran Bretagna. Si arruola nell’Esercito Italiano in cavalleria e viene destinato in Abissinia durante la guerra di invasione fascista del 1935. Per nulla motivato a combattere, diserta dal suo reparto, dichiarando in seguito di essere fuggito perché terrorizzato dalle sevizie praticate dagli etiopici sui prigionieri catturati come rappresaglia per i crimini di guerra degli italiani. Raggiunto il Marocco si traveste da beduino e si unisce da una carovana che attraversa il deserto. Allo scoppio della Guerra Civile si porta in Spagna e si arruola nella Colonna Internazionale Lenin organizzata dal POUM (Partido Obrero de Unificaciòn Marxista), un partito comunista antistalinista. Più tardi denuncerà la scarsità aiuto di armi e rifornimenti che vengono inviati ai reparti del POUM dal governo catalano condizionato dal Partito Comunista. Dopo i moti di Barcellona del 3-7 maggio 1937, che contrappongono il governo autonomo catalano agli anarchici ed al POUM, timoroso della propria incolumità per la repressione del governo, nel 1937 esce dalla Spagna dopo una permanenza di un anno portandosi in Francia. Nel 1938 incontra a Parigi Pablo Picasso e Andrè Breton e diventa amico di Benjamin Pèret, uno dei più importanti ed influenti protagonisti del movimento surrealista in Francia. In seguito tra il 1938 ed il 1939 si sposta in Gran Bretagna, dove identifica il surrealismo come il movimento più efficace come rivolta contro l’establishment inglese. Lavora come giornalista, attore e professore. Nel 1942 organizza a Londra la mostra intitolata “Surrealism” che riscuote un grande successo e pubblica, con il contributo finanziario di Ithell Colquhoun che sposa nel 1943, la sua opera più importante “An ardent review, Part One of a Surrealist Manifestation” sul numero unico della rivista “Arson” divenendo di fatto una figura di rilievo del movimento surrealista in Gran Bretagna. Spesso in polemica con altri surrealisti, continua la sua attività di scrittore, pittore e regista fino a poco prima della sua morte avvenuta il 7 gennaio 2007 a Margate (Gran Bertagna).