Milano Piero, comunista trotskista. Residente in Francia da data ignota, è tra i fondatori della sezione marsigliese della NOI (Nuova opposizione Italiana) fondata da Pietro Tresso, Nicola Di Bartolomeo e Alfonso Leonetti espulsi dal PCd’I. Risulta poi iscritto al Partito Operaio Internazionalista (POI). Nel 1934 incontra Domenico Sedran anche lui trotskista e futuro volontario in Spagna. Nel 1936 Milano si porta in Spagna e giunge a Barcellona nel giugno 1936. Al momento dell’insurrezione militare di luglio, si unisce alle milizie operaie nella difesa della città negli scontri, venendo ferito tra i primi il 20 luglio 1936 nell’assalto alla caserma di Atarazanas dove muore il leader anarchico Francisco Ascaso. Inizialmente dato per morto, Milano, una volta guarito il 24 luglio 1936 parte per il fronte di Huesca con la prima Colonna del POUM (Partido Obrero de Unificaciòn Marxista), partito comunista antistalinista presente soprattutto in Catalogna, stabilendosi a Luciñena (Saragozza). Successivamente passa al gruppo internazionale della Colonna Lenin sempre organizzata dal POUM. Il 4 agosto i trotskisti italiani e francesi che facevano parte della colonna poumista scrivono una lettera al Parti Ouvrier Internationaliste” (POI), il raggruppamento fondato poche settimane prima dai trotskisti francesi. Pubblicata su “La Lutte Ouvriere” del 15 agosto del 1936 e firmata da Robert de Fauconnet, Piero Milano, Giuseppe Guarneri, Guido Lionello, la missiva riferiva che le “colonne del POUM sono le più disciplinate e formate da buoni militanti animati da uno spirito veramente rivoluzionario… Per quanto riguarda gli staliniani essi sono sempre nell’impiccio della collaborazione di classe e tentano di salvare il Fronte Popolare di Azaña finché gli operai armati non installeranno con le baionette il governo operaio e contadino per il quale combattono e muoino. Istupiditi, i socialisti della Catalogna sono entrati nella III Internazionale… Solo il POUM fra tanta confusione dei partiti tradizionali lancia delle parole d’ordine adeguate alla situazione e che hanno un contenuto di classe: la terra ai contadini, controllo delle officine, sostituzione dell’esercito con le milizie operaie, tutto il potere alle alleanze operaie.” Verso la fine dell’anno, insieme a Giuseppe Guarneri, Nicola Di Bartolomeo, Virginia Gervasini e Guido Lionello, fonda un nuovo gruppo trotskista, attorno al periodico "Le Soviet", un bollettino dattilografato in francese redatto da Virginia Gervasini. Il gruppo dichiara la propria adesione al “Movimento per la Quarta Internazionale. Rientrato in Francia in data ignota risulta internato nel campo di Gurs. Nessuna ulteriore notizia.
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