Giannini Ghino di Alessandro e Galigani Emilia, nato a Pistoia il 6 marzo 1893. Iscritto fin dal 1918 prima al Partito Socialista Italiano e poi al Partito Comunista d’Italia dal 1921, ricopre varie cariche pubbliche, come assessore e vice segretario della Camera del Lavoro. Propagandista e corrispondente del giornale l’“Avvenire” di Pistoia. Verso la fine del 1921 è costretto all’esilio in Francia per sfuggire alle persecuzioni fasciste. Oltralpe continua la propria attività politica, particolarmente a Marsiglia e Nimes. Nel 1934 risulta tra i membri del PSI a Nizza (Alpi Marittime). Si arruola in Spagna nel febbraio 1937 e viene assegnato alla intendenza della base delle Brigate Internazionali di Albacete, come magazziniere, poi impiegato ed infine segretario. Rimpatriato in Francia alla fine del 1938 ristabilisce i contatti con il Partito Socialista Italiano. Il 29 luglio 1939, provvisto di regolare carta di identità va a fare il rinnovo del documento e viene individuata una pratica delle Alpi Marittime che segnala un decreto di espulsione del 13 agosto 1937, mai ottemperato. Il 7 agosto 1939 è quindi costretto a partire e si rifugia in Belgio. Ivi catturato dai nazisti viene internato alla fine del 1943 nel campo di Bois Le Duc. Nel marzo 1944 è detenuto presso Huy in Belgio. Nel novembre ’44 è detenuto a Vught (Paesi Bassi), da dove viene istradato al campo di concentramento di Dachau nei pressi di Monaco di Baviera (Germania), da dove non rientrerà.
Annotazioni: Profilo basato sulla scheda di Enrico Bettazzi pubblicata nel lavoro Antifranchisti Pistoiesi su Quaderrni di Farestoria n.2, maggio-agosto 2005, pag, 44-45. Fonti: Fonti: ISRPT, Fondo Risaliti, c.b.b. 5, ins. 1
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