Consoli Vincenzo nato il 14 gennaio 1892 a Fabriano (Ancona). Falegname anarchico. Dopo aver frequentato le scuole elementari, inizia il mestiere di falegname modellatore. considerato dai compaesani un serio e onesto lavoratore, Politicamente si avvicina agli ideali anarchici. Il 31 gennaio 1924 emigra per la Francia, con regolare passaporto della Questura di Ancona, per motivi di lavoro essendo nullatenente e celibe. In Francia si stabilisce a Villerupt (Meurthe-et-Moselle) ed è qui, all'estero, che si comincia a manifestare antifascista attivo. Con decreto del 19 luglio 1927 viene espulso dalla Francia per attività politica; viene trovato in possesso di armi e con il fratello Torquato è animatore di scioperi. Ripara in Lussemburgo, dove resta dal 26 settembre 1927 fino al 27 luglio 1928 dimorando tra Rumelange e Ditterdange. Anche qui continua la propaganda politica, Nell'aprile 1929 è a Bruxelles attivissimo nell'impegno di far conoscere i principi comunisti. Con decreto del 18 novembre 1929 viene espulso anche dal Belgio, visto che nella sua propaganda ci sono espliciti riferimenti all'azione diretta. Iscritto in Rubrica di Frontiera e sul Bollettino delle Ricerche. Viene segnalato come uno degli esponenti della Lega Antifascista che si riunisce a Bruxelles nella Maison des Tramwaimen nel numero 17 di Rue du Poincon. Della Lega fanno parte circa una settantina di membri tutti anarchici e comunisti che si ritrovano generalmente il venerdi sera o quando capita in alcuni ristoranti e caffè del luogo, Le Lega pubblica il giornale "Il Riscatto". Nel luglio 1931 il Consoli si dirige in Spagna con regolare passaporto ma alla frontiera viene respinto perché scoperto in possesso di opuscoli sovversivi. Rientrato in Francia viene arrestato a Tolosa nel settembre 1931 per infrazione al decreto di espulsione. Ritenta l'entrata in Spagna e questa volta riesce a raggiungere Barcellona dove si stabilisce e inizia a frequentare con assiduità la sede del Partito comunista spagnolo, Dopo un breve soggiorno ad Orano in Algeria, nel maggio 1934 è arrestato a Barcellona perché privo di mezzi e di domicilio; il 30 dello stesso mese è espulso dalla Spagna. Si rifugia ad Orano dove il 14 ottobre 1935 è arrestato insieme ad altri due complici accusati di aver partecipato all'aggressione di un banchiere. Beneficia di un non luogo a procedere ed espulso dal territorio algerino chiede il rinnovo del passaporto per poter raggiungere l'Olanda dove assicura di avere lavoro presso alcuni conoscenti residenti ad Amsterdam. In realtà non si reca mai in Olanda, ma va direttamente in Spagna e precisamente a Tabernes de Valldignai dove non potendo esercitare la sua professione di falegname si dà all'insegnamento, Resta in questo luogo fino alla fine della guerra civile, in contatto con i dirigenti "marxisti" locali, ma non partecipa ad azioni di guerra. Questa versione è confermata dal sindaco del paese. Secondo i documenti dell'archivio della Fratellanza Garibaldina si sarebbe invece arruolato nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli, aggregata alla Colonna Ascaso della CNT, in una batteria di artiglieria. Nell'aprile 1939 è a Tolosa nascosto con altri compagni anarchici nella casa abitata dall’anarchica valdostana Maria Vauthier detta "Pierina" al numero 22 di Rue de Navares. Si trasferisce quindi ad Alicante (Valencia) dove secondo un fratello sarebbe sempre vissuto.
Annotazioni: Scheda biografica redatta da Roberto Lucioli per il volume Gli antifascisti marchigiani nella guerra di Spagna (1936-1939) [Ancona]: ANPI Marche/Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche, stampa 1992 sulla base delle seguenti fonti: Comune di Fabriano: Testimonianza di Federico Gentilucci (Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche; Archivio Centrale di Stato. Fondo Casellario Politico Centrale; Archivio di Stato di Ancona, Fondo Questura Fascicoli Personali Sovversivi; Archivio Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna presso Istututo Parri Milano; Archivio Fratellanza dei Garibaldini di Spagna Bologna,
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