Panizzi Federico di Giovanni e Rossi Maria, nato il 3 dicembre 1895 a Badalucco (Imperia). Primogenito di diciotto fratelli e sorelle, giovanissimo si trasferisce a Marsiglia, poi passa in Belgio, in Germania, in Olanda, in Svizzera. Ivi sposa una ragazza con due figlie e ritorna a Badalucco. Legge i testi anarchici di Pietro Gori, Enrico Malatesta e le biografie di capi rivoluzionari. Partecipa alla prima guerra mondiale. Diventa un antifascista convinto e ritorna esule in Francia. Viene iscritto nella Rubrica di Frontiera mentre è ricercato dall'OVRA. Scoppiata l'insurrezione fascista, da Marsiglia accorre in Spagna. Attraverso i Pirenei raggiunge Barcellona da dove, nel novembre del 1936 si trasferisce con una Colonna anarchica a Quinto de Ebro. Ha quarantuno anni, è già un poco anziano, vuole combattere ugualmente il fascismo, affascinato dalla figura di Trotzki, passa nella Colonna Lenin organizzata dal POUM (Partido Obrero de Unificaciòn Marxista), formazione comunista antistalinista. Partecipa a vari scontri. Tra gennaio e aprile del 1937 è in trincea in territorio montagnoso, a levante di Huesca e a Barbastro. Però, dopo i tragici avvenimenti di Barcellona del 3-7 maggio 1937, dove gli anarchici spalleggiati dal POUM si scontrano con il governo catalano, abbandona la lotta, raggiunge Barcellona e quindi ripassa i Pirenei. In giugno è in Francia poi, clandestinamente, raggiunge Badalucco nel luglio 1937, insieme a una compagna piemontese che aveva conosciuto in Spagna. Dopo l'armistizio dell’8 settembre 1943, sale in montagna. Dal luglio del 1944 è vicecomandante di Distaccamento nel 2. Battaglione della 4. Brigata " E. Guarrini " (2. Divisione d'assalto Garibaldi F. Cascione). Successivamente diventa ispettore SIO della Valle Argentina. Alla Liberazione è comandante della polizia di Taggia. Durante la lotta rimane ferito in varie parti del corpo per lo scoppio di una bomba di mortaio. E' riconosciuto partigiano combattente con certificato Alexander n. 165512. Ritornato alla vita civile, svolge la sua attività nel commercio dei fiori. Muore a Taggia il 17 dicembre 1958.
Annotazioni: Scheda biografica realizzata da Francesco Biga per il volume Compañeros Imperiesi e Albenganesi nelle Brigate Internazionali in Spagna 1999
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