Zurilli Orlando, nato il 28 marzo 1903, a San Sepolcro (Arezzo). Non avendo genitori, passa la prima giovinezza tra una famiglia e l'altra, lavorando come garzone. All'età  di quindici anni, nel 1918, inizia a interessarsi di politica e degli avvenimenti di quegli anni. Si iscrive al Partito socialista di Anghiari e si scontra subito con le squadre fasciste. Lavora per un municipio e entra negli Arditi del Popolo, dovendo spesso nascondersi altrove per evitare le persecuzioni fasciste. Iscritto nel Bollettino delle Ricerche - Supplemento Sovversivi dalla polizia francese, risulta migrato e residente in Francia, a Livry-Gargan. Qui prende contatti con i compagni emigrati e lavora in miniera, partecipando a scioperi e lotte dei lavoratori di quel settore. Non potendo più restare in Francia, si porta in Lussemburgo. Qui, nel corso di una manifestazione fascista, partecipa a duri scontri, in seguito anche contro la polizia nel corso di una contromanifestazione antifascista. Viene rispedito in Francia. Successivamente si sposta in Belgio dova riesce a trovare lavoro ma viene poi arrestato e incarcerato per la sua militanza politica. Dopo un periodo di persecuzioni e continui arresti, si porta in Francia, a Parigi, da dove, il 2 settembre 1936, si porta in Spagna tramite il Soccorso Rosso. Entra a far parte della Centuria Gastone Sozzi e combatte a Pelahustan e Real Cenicientos. In seguito passa alla Batteria Antonio Gramsci, del Gruppo Artiglieria internazionale in cui ricopre il ruolo di commissario politico, come anche nel Gruppo Skoda "Baller" fino al novembre 1937. Partecipa alla difesa di Madrid, combatte a Cordoba, Jarama, Huesca, Villanueva de la Canada e Teruel. Uscito dalla Spagna in data ignota. Tradotto in Italia è confinato in Italia nel 1943. Nel 1948 acquisisce la cittadinanza francese.