Zanacchi Davide di Erminio e Ghilotti Regina Rosa, nasce a Solarolo Raineiro (Cremona) l’11 giugno del 1904. Iscritto al Partito nazionale fascista dal 22 febbraio 1922. Residente a Brescia dal 24 marzo 1928, vi rimane sino al 1930 come gestore del Bar della Borsa, mantenendo un contegno politico indifferente. Quindi si trasferisce a Desenzano, per condurvi il Bar del Commercio sito nel corso Zanardelli. Nel 1931 innamoratosi di una turista tedesca di Dresda, tale Rita Jansen, cede l'attività, e si trasferisce a Roma all’hotel Barberini. Alla fine della relazione ritorna a Brescia non avendo denaro per aprire una nuova attività, divenuto rappresentante dell’azienda dolciaria Caremoli di Milano, si reca in Francia per conto di questa nei primi mesi dell'anno seguente, stabilendosi dal fratello ad Audincourt (Doubts). Poi si porta a Parigi dove, per un breve periodo, apre un negozio di generi alimentari chiuso poi per fallimento, mentre, nel giugno del 1935 si trasferisce a Bruxelles. Circa un anno dopo, "viene segnalato [al Consolato] come spia e antifascista [che da] due mesi [...l fa della propaganda contro il Duce". Dopo essere stato a Barcellona nel marzo del 1936 per motivi di lavoro, vi ritorna nel luglio e rimane bloccato in Spagna dalla rivolta militare fino al 1938, svolgendo mansioni non meglio identificate negli ambienti antifascisti. In Italia viene iscritto nelle nella rubrica di Frontiera e nel Bollettino delle Ricerche per il provvedimento dell’arresto essendo ritenuto un sovversivo arruolato nelle milizie repubblicane. Al rientro a Parigi viene accusato da l”Avanti!” e da Giustizia e Libertà di aver mantenuto rapporti con la polizia del regime, anche se il sospetto non trova conferme. Il 15 novembre del 1939 viene espulso dalla Francia per ragioni non precisate, ma non si allontana dal Paese. tanto che l'anno seguente, con l'approssimarsi della guerra, rifiuta di arruolarsi nell'esercito francese. Viene quindi inquadrato in una delle Compagnie di lavoro per stranieri e, successivamente occupato in un'industria di proiettili nei pressi di Lione. Coinvolto nel crollo militare della Francia, il 12 settembre del 1940 è rimpatriato per odine della Commissione Italiana per l’Armistizio con la Francia (CIAF). Tratto in arresto al confine di Bardonecchia, è internato ad Ariano Irpino (Avellino), Nel marzo del 1942, per motivi di salute, viene trasferito nel Comune di Mirabella Eclano. Dopo la fine della guerra ritorna a Brescia, dove muore il 10 novembre 1971. Il 7 novembre del 1976 il Consiglio Regionale Lombardo insignisce Davide Zanacchi di Medaglia d’Oro alla memoria, attribuita in occasione del quarantesimo anniversario della Guerra Civile Spagnola.

Annotazioni: Scheda biografica redatta da Roberto Cucchini per il volume I soldati della buona ventura: militanti antifascisti bresciani nella guerra civile spagnola (1936-1939) 2. ed. riveduta e aggiornata. - Rudiano (Bs): GAM, 2011 [ISBN] 978-88-89044-56-8 sulla base delle seguenti fonti: ACS, Mi, DGPS, cpc, b. 5507, fasc. ad nomen; ACS, Mi, DGPS, DPP, pacco 1471, n. 25; AICVAS, La Spagna nel nostro cuore, Cit., p. 501; G. Petrillo (a cura), Kl B45 Lombardi e ticinesi per la libertà della Spagna, cit., p. 174; A.a.V.v., Antifascisti nel Casellario politico centrale, cit., n. 19, ad nomen; Archivio AICVAS, Milano, scheda ad nomen.