Zaccaria Leopoldo di Lorenzo e Makovec Maria, nato il 18 agosto 1905 ad Aurisina (Trieste). Falegname, comunista. Fin da ragazzo è attivo antifascista; perseguitato, deve emigrare nel 1928 a 23 anni in Argentina. Qui continua ad operare, con le organizzazioni comuniste. Nel febbraio 1937 si imbarca diretto in Spagna. Attraverso il Belgio raggiunge il Centro di reclutamento di Parigi e da qua è inviato in Spagna via Tolosa. Giunto ad Albacete è inizialmente inviato sul fronte di Madrid. Poi nel giugno 1937 frequenta la scuola ufficiali di Pozorrubio. Promosso tenente viene inviato al fronte al comando di una compagnia di mitraglieri, poi nei servizi di Stato Maggiore di Brigata ed infine è direttore alla scuola sotto-ufficiali del 18° Corpo d'Armata. Promosso capitano, è in seguito alla 86. Brigata. Nel corso del 1938 viene ferito a Pozoblanco. Successivamente combatte sul fronte dell’Extremadura. Dopo il ritiro dei volontari internazionali, deciso dal governo repubblicano nel settembre 1938, è avviato al campo di smobilitazione di Puebla Larga (Valencia). Da qui raggiunge per nave gli altri volontari italiani che si trovano nel campo di Torellò in Catalogna. Dopo il crollo del fronte riprende le armi nella Agrupaciòn Internacional della ricostituita XV Brigata e torna a combattere nel gennaio del 1939 durante il crollo del fronte catalano per rallentare l'avanzata nemica e consentire alla popolazione civile di riparare in Francia. Uscito dalla Spagna il 12 febbraio 1939, è internato a St. Cyprien, Gurs e Vernet. Nel 1941 è estradato in Italia, deferito alla Commissione Provinciale e condannato a cinque anni di confino da scontare a Ventotene. Liberato nell'agosto del 1943 rientra ad Aurisina. Qui si unisce alle formazioni partigiane jugoslave operanti sul Carso e contribuisce significativamente alla guerra di Liberazione. Capo di Stato Maggiore della XVII Brigata Simon Gregorcic, è ferito tre volte. Nel dopoguerra si stabilisce a Capodistria.