Stoffella Antonio, di Giobatta e Comper Rose, nato il 27 agosto 1903 a Vallarsa (Trento). E’ il figlio mediano di tre fratelli, Giocondo nato l’8 febbraio 1902 e Celestino, nato il 6 aprile 1905. Nel 1905 la famiglia emigra in Francia dove il padre muore tragicamente lo stesso anno dell’arrivo, a 35 anni. Per questo Stoffella ha un’infanzia molto difficile. In seguito i fratelli Antonio e Celestino si trasferiscono a Parigi, mentre il fratello maggiore Giocondo si sposta ad Erre in prossimità della frontiera belga per sposarsi. Nella capitale francese, all’epoca centro artistico mondiale, Antonio scopre la sua passione e talento per la pittura, maturando al contempo la coscienza politica a sostegno delle idee socialiste e comuniste Allo scoppio della guerra civile in Spagna. Stoffella parte volontario a dicembre 1936 e si arruola nella compagnia italiana del Battaglione Dimitrov della XV Brigata Internazionale, combattendo nella Battaglia del Jarama sul fronte di Morata de Tajuña (Madrid) tra il 6 e il 27 de febbraio del 1937. Successivamente fa parte della brigata Garibaldi, 3. battaglione. Dopo 12 mesi di fronte e dopo aver subito una ferita, si allontana dal reparto ed è arrestato a Barcellona mentre tenta di rientrare in Francia. Viene quindi imprigionato per diserzione il 13 aprile 1938 nel carcere delle Brigate Internazionali di Castelldefels (Barcellona), dove dichiara di non voler rientrare nella sua unità. Risulta ancora detenuto a Castelldefels il 12 settembre 1938. Durante la detenzione da sfogo al suo talento artistico ed è uno dei disegnatori dei graffiti di maggior qualità tra quelli disegnati dai detenuti nella cappella della Virgen de la Salud, nella chiesa del castello. Alcuni di questi graffiti sono a colori, come l’azzurro, con linee rette molto precise il che fa supporre che disponesse di materiale tecnico da disegno. Liberato poco tempo prima dell’arrivo delle truppe franchiste, rientra in Francia probabilmente dopo il 22 gennaio 1939, data riportata nell’ultimo disegno che gli viene attribuito con la dicitura “Nous partons”. Non vi sono ulteriori notizie.