Stocchi Salvatore di Davide e Canterini Barbara, nato il 17 febbraio 1903 ad Apecchio (Pesaro-Urbino). Bracciante, comunista. Risiede a Pian di Trebbio nei pressi della frazione di Serravalle di Carda, alle falde del monte Nerone, un’area povera e isolata caratterizzata da arretratezza economica. Frequenta le scuole fino alla terza elementare ed è presto avviato al lavoro di bracciante. È ammesso alla ferma militare per tre mesi e congedato il 31 luglio 1923. Alcune fonti lo danno iscritto al PCd’I nel 1924, altre ritengono che la sua formazione politica si sia compiuta dopo l’espatrio legale in Lussemburgo avvenuto in con il passaporto. Ma è soprattutto in Belgio il 28 luglio 1924, dove si trasferisce, che Stocchi inizia a occuparsi di politica frequentando gli ambienti antifascisti dell’emigrazione italiana e qui si avvicina alle organizzazioni comuniste. In Italia viene scritto nella Rubrica di Frontiera. Espulso dal Belgio nel luglio 1931 per motivi politici si porta in Francia, dove all'Interno del Partito comunista è conosciuto col nome di Benedetto. Poi nel '33 è nuovamente segnalato in Belgio nella zona di Liegi. In seguito tornato in Francia, si stabilisce a Tolosa dove la sua attività politica si intensifica. Schedato come comunista, è membro del Soccorso Rosso e dell’Unione Popolare Italiana che, fondata per iniziativa dei comunisti e definita come una “forma estensiva della linea dei fronti popolari”, rappresenta il tentativo di coinvolgere nell’opposizione al fascismo le masse degli immigrati italiani in Francia. Nel marzo 1938 arriva in Spagna e viene inquadrato nella brigata Garibaldi. Caduto il 19 settembre 1938 sulla Sierra e Caballs nel corso della battaglia dell’Ebro.