Stazio Comunaldo Quadrio di Nicolà è ed Eustacchi Anna, nato il primo dicembre 1907 a Landres (Francia). Cementista, comunista. È il mediano dei tre fratelli Stazio, combattenti in Spagna. Residente in Francia, nel dipartimento di Bouches-du-Rhône, parte per la Spagna nel novembre del 1936. Fa parte del Battaglione Garibaldi, con il quale opera su tutti i fronti, e dall'aprile 1937 del 2. Battaglione della brigata omonima. Rientrato in Francia nell'agosto 1938, viene iscritto in Rubrica di Frontiera e nel Bollettino delle Ricerche il 31/05/1939. Viene, intanto, arrestato a Lione e gli viene decretata l'espulsione nell'ottobre 1942 e viene, quindi, internato al Vernet. Il 5 marzo 1943 è consegnato all'ufficio di confine a Mentone per essere tradotto in Italia. Qui viene portato in carcere ad Ancona e, il 22 luglio 1943 destinato al confino per 5 anni. Ma in data 05/06/1944 la Prefettura di Ancona lo riporta ancora come evaso nel mese di marzo 1944, dal carcere di Fabriano dove si trovava, mentre è in attesa di conoscere gli esiti della Commissione provinciale per l'assegnazione al confino. Secondo una sua ricostruzione manoscritta (datata Lione, 09/08/1969, conservata in INSMLI - AICVAS, b.51, fasc.194), nel periodo tra l'ottobre 1943 e il luglio 1944 raggiunge la formazione partigiana Gruppo Lupo, attiva nell'anconetano. In seguito, nel novembre 1945 rientra in Francia dove risiede la famiglia. Qui, come membro del PCI, il comitato dell'Italia Libera di Lione lo assume come usciere dal febbraio 1947 al maggio 1950. Contemporaneamente gli viene ribadito il decreto di espulsione risalente al 5 ottobre 1942. Queste carte manoscritte e la successiva corrispondenza con le istituzioni italiane per la richiesta del riconoscimento della qualifica di perseguitato politico e del risarcimento pensionistico, lo danno ancora vivente al dicembre 1974.

Annotazioni: La versione del nominativo Stazio Comunaldo Quadrio risulta dai documenti autografi del soggetto conservati in INSMLI - AICVAS, b.51, fasc.194, nei quali egli dichiara anche la sua aggregazione al Gruppo partigiano Lupo attivo nell\\\'anconetano, del quale però non è possibile accertare il ruolo effettivamente svolto nella Resistenza.