Spreafico Alessandro di Fortunato e Ziveri Luigia, nato il 24 luglio 1905 a Colle Brianza (Como). Manovale, comunista. Residente a Barzanò, frequenta le classi elementari inferiori. Coniugato con Pozzoni Ida e padre di due figlie. Commerciante di latticini, dichiara fallimento. Riporta condanne per piccoli reati tra 1928 ed il 1933. Espatriato clandestinamente nel dicembre 1934, attraverso la zona di confine tra San Fedele d’Intelvi e Lanzo d’Intelvi. Raggiunge Lugano, poi attraversa il confine francese. In Francia viene indirizzato per il lavoro a Tolosa. Da lì si porta a Montauban (Tarne et Garonne), nel gennaio del 1937 è arruolato nella compagnia italiana del Battaglione Dimitrov comandato da Carlo Penchienati. Combatte nella battaglia del Jarama nel settore di Morata de Tajuña. Alla costituzione della brigata Garibaldi entra a farvi parte, combattente del 3° battaglione. Il suo nome è incluso nel volume “Garibaldini in Ispagna” edito nel 1937 dal Commissariato delle Brigate Internazionali. Detenuto per motivi ignoti a Figueras, a ottobre 1938 si trova nel centro di recupero di Castelldefels, in attesa di destinazione che non arriva per la smobilitazione delle Brigate. Nel dicembre 1938 è presente nel centro di smobilitazione di Torellò. Uscito dalla Spagna nel febbraio 1939, è internato ad Argelès, Gurs e poi a Barcarès. Chiede di essere rimpatriato, dichiarandosi pentito dell’esperienza spagnola e disposto a collaborare. Evaso dai campi nel novembre del 1940, rimpatria nel luglio 1941 e viene arrestato a Mentone. Interrogato dalla Questura di Como, viene deferito alla Commissione Provinciale e confinato a Ventotene. L'11 maggio 1943, sempre in condizione di confinato, muore all'ospedale di Sezze (Latina) per infermità.