Soverini Ettore di Alfonso e Mengoli Maria, nato il 27 novembre 1894 a Bologna. Minatore, comunista. Emigra in Belgio nel 1923, dove lavora in diversi centri minerari. Si iscrive al PCI nel 1927, e per la sua attività politica, nel 1931deve riparare in Francia ove si stabilisce a Tolone. Allo scoppio della guerra in Spagna, nell'ottobre del 1936 si arruola nella 2. compagnia del battaglione Garibaldi. Combatte a Cerro Rojo, Casa de Campo, Pozuelo, Boadilla, Mirabueno, Majadahonda, Arganda e rimane ferito sul fronte di Guadalajara da schegge al piede destro, per cui viene ricoverato negli Ospedali di Guadalajara e Benidorm. Rimane poi per alcuni mesi alla base di Albacete e successivamente in un centro di rieducazione di feriti a Mahora (Albacete). Lì conosce e sposa Maria Gonzales Pereño. Rientrato al fronte partecipa alla battaglia dell'Ebro. Al ritiro delle Brigate Internazionali invece di passare in Francia con i compagni delle Brigate Internazionali, decide di riunirsi alla moglie rimasta a Mahora. Essendo impossibile il trasferimento via terra per l’avanzata dei franchisti, Luigi Longo gli fornisce una lettera di presentazione per il Comandante del porto di Barcellona, affinchè lo favorisca nell’impresa. Con una nave si porta via mare a Valencia e raggiunge così Mahora. Riunitosi alla moglie vive indisturbato fino al 5 maggio 1944, quando viene arrestato dalle autorità franchiste e rinchiuso nel campo di concentramento di Nanclares de la Oca (Alava). Il 27 luglio 1945 viene espulso dalla Spagna e rientra in Italia.