Soban Federico di Giuseppe, nato il 16 settembre 1908 a Staranzano (Gorizia). Saldatore elettrico, antifascista. Istruzione elementare. Sposato con 6 figli, iscritto al Partito Comunista d’Italia sin dalla sua formazione nel 1921. Nel 1931 è arrestato e condannato a due mesi di carcere per aver cantato "Bandiera rossa". Partito da Trieste clandestinamente in nave il 27 novembre 1937, giunge il 3 ottobre 1937 a Marsiglia (Bouches-du-Rhone). Dopo un passaggio a Parigi, giunge in Spagna il 22 novembre del 1937 ed è assegnato alla Brigata Garibaldi, nella Artiglieria Internazionale 34. Batteria Carlo Rosselli. Combatte durante nel marzo 1938 in Estremadura, poi a marzo 1938 a Caspe, nel tentativo di contrastare la violenta offensiva franchista che porterà i repubblicani a ritirarsi sulla sponda sinistra dell’Ebro ed i Nazionalisti a raggiungere il 15 aprile 1938 il Mar Mediterraneo, dividendo in due il territorio repubblicano. Partecipa anche all’ultima offensiva repubblicana dell’Ebro (luglio-novembre 1938), Al ritiro dei volontari internazionali deciso dal governo repubblicano a fine settembre 1938, viene trasferito nel campo di smobilitazione di Torellò (Gerona). Esce dalla Spagna al crollo del fronte catalano, nel febbraio 1939 con i resti delle Brigate Internazionali ed è internato nei campi di Argelès e Gurs. A seguito dello scoppio della II guerra mondiale e la resa della Francia, è tradotto in Italia, arrestato alla frontiera e portato in carcere a Trieste. Deferito alla Commissione Provinciale viene assegnato a 5 anni di confino alle isole Tremiti. Liberato alla caduta del fascismo nell’estate 1943. Nel dopoguerra si stabilisce a Trieste.