Sfiligoi Marco di Marco e Fain Anna, nato il 7 agosto 1903 a Cormons (Gorizia). Operaio, comunista. In contatto fin da giovane con la forte organizzazione comunista di Cormons, nel 1925 espatria in Francia in seguito ad azioni contro le squadre fasciste. Si porta in seguito in Belgio, dove è attivo all'inizio degli anni Trenta con le organizzazioni comuniste di lingua italiana. Dopo lo scoppio della guerra civile in Spagna, nell'ottobre 1936 parte volontario. Fino al maggio del 1938 svolge servizio come sergente istruttore dei mitraglieri. Poi si aggrega ad una unità militare spagnola partecipando alla battaglia dell'Ebro, l’ultima grande offensiva repubblicana, sin dal luglio 1938. Ferito sul fronte dell'Ebro, è smobilitato insieme agli altri volontari internazionali, per decisione della repubblica spagnola ed avviato al campo di smobilitazione di Torellò. Da qui al crollo del fronte catalano, nei primi mesi del 1939 passa in Francia assieme ai resti delle Brigate Internazionali. Internato a St. Cyprien, Gurs ed Argelès, evade da quest'ultimo campo insieme a Luigi Totis e, portatosi a Parigi, svolge una grande attività con le formazioni partigiane. fino alla Liberazione. Nel dopoguerra, rientrato nel Friuli, si porta i in Jugoslavia, a Capodistria. Dopo la rottura tra Stalin e Tito il 28 giugno 1948, con Alfredo Bonelli e Andrea Scano fa parte nel dicembre di una cellula che doveva svolgere attività a favore del Cominform contro Tito, ma che di fatto si limiterà all’invio in Italia di relazioni sulla situazione politica e al lancio di qualche volantino a Fiume. Sarà arrestato nell’estate del 1949 e trascorrerà oltre sette anni in prigione prima nel carcere di Bileca in Bosnia e dal novembre 1953 in quello di Sremka Mitrovica in Serbia dove arriva in pessime condizioni fisiche per i maltrattamenti subiti. Nell’ottobre 1956 il PCI interviene per chiedere la liberazione dei sette comunisti italiani ancora detenuti nelle carceri di Tito, che vengono rilasciati il 20 ottobre 1956. Ritornato a Cormons (Gorizia), muore il 18 dicembre 1965.

Annotazioni: Secondo altre fonti (Quel viaggio dall\\\'Isonzo all\\\'Ebro, cit.), sarebbe morto nel 1975. Secondo un documento contenuto contenuto in INSMLI, fondo Cantaluppi, f. 25, il suo nominativo si troverebbe in pubblicazioni del Ministero dell\\\'Interno \\\"R. F. e B. R. per arresto pag. 651 B. R. anno 1932 N. 0279\\\"