Sclavi Albino di Edoardo e Sarchi Adelaide, nato il 3 marzo 1894 a Canneto Pavese (Pavia). Operaio panettiere, socialista. In giovane età si trasferisce con la famiglia Stradella (Pv). Di radicati sentimenti socialisti, nel 1916 presta servizio militare e viene per motivi ignoti accusato di diserzione. Condannato dal Tribunale di Cremona, le pene decadono per amnistia nel settembre 1919. Nel novembre 1929 lascia Stradella e peregrina a lungo per l'Italia. Dopo una serie di vicissitudini giudiziarie e condanne dal 1929 Sclavi si rende irreperibile e la pena viene annullata nel 1932 per indulto. Nel 1934 rientra a Stradella e chiede e ottiene il passaporto per emigrare nel Principato di Monaco. Il 4 settembre 1936, ottiene dalla Prefettura del dipartimento delle Alpi Marittime, una carta di identità in cui risulta sposato. E’ probabile che risieda a Beausoleil, dove tornerà dopo l’esperienza di Spagna. Se ne perdono le tracce fino a quando il 23 marzo 1938 è in Spagna, alla base di Albacete, proveniente dall'ospedale di Mahora (Castiglia) ed in attesa di rientro in Francia. Questo fa pensare che si sia stato arruolato in precedenza in qualche unità ignota e ferito in combattimento. In Italia risulta iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento dell’arresto. A maggio 1938 è segnalato di ritorno in Francia a Beausoleil (Alpi Marittime), dove gestisce una panetteria. A giugno del 1942 risulta residente a Biscarrosse (Landes), dove fa richiesta di passaporto al consolato di Bordeaux, documento che gli viene negato. Nessuna notizia ulteriore.