Vilhar Stanislao di Francesco e Vertovec Carolina, nato il 15 novembre 1904 a Kronberg/Moncoron (Gorizia oggi Slovenia). Impiegato, comunista. Sin dalla giovane età risulta impegnato nel movimento slavofilo a sfondo socialista. Nel 1924-25 presta servizio militare a Torino e subisce sanzioni disciplinari per le sue posizioni politiche. Iscritto al Partito Comunista d’Italia nel 1927 come segretario di cellula. In seguito fa parte del gruppo dirigente delle organizzazioni comuniste triestine e della Venezia Giulia, svolgendo lavoro politico tra l’Italia e la Jugoslavia. Arrestato in Italia nel 1928, rimane in carcere per tre settimane. Espatriato clandestinamente in Jugoslavia in quanto elemento di spicco dell’organizzazione comunista di Gorizia. Il Tribunale Militare di Trieste ne ordina la cattura per diserzione all’estero ed il Tribunale Speciale lo accusa in contumacia di attività terroristica. Arrestato in Jugoslavia nel 1929 rimane in carcere 4 mesi. Nel 1929 espatria e si porta Francia e successivamente in Belgio, dove dirige i gruppi di lingua italiana del Partito comunista. Nel 1931 si trasferisce in Urss dove segue la scuola leninista dal 1931 al 1932. Tornato in Belgio nel 1933 viene espulso per attività comunista. Il 7 maggio 1934 la polizia italiana è in possesso di una lista di 21 esuli politici in contatto con Vilhar e questo fa sospettare che la lista sia stata prodotta dallo stesso Vilhar, diventato un confidente dell’OVRA. Il 20 aprile 1937 giunge in Spagna proveniente dall'Urss, ed è assegnato alla brigata Garibaldi nel 4. Battaglione con il quale combatte in Estremadura, a Caspe e sull'Ebro. Uscito dalla Spagna nel febbraio 1939, è internato nei campi di St. Cyprien, Gurs e Vernet. In seguito opera con la Resistenza francese. Nel 1946 viene incluso nella lista pubblicata dei collaboratori dell’OVRA e non presenta ricorso. Nel dopoguerra si stabilisce a Lubiana e partecipa con la delegazione jugoslava alla conferenza di pace di Parigi. Lavora a lungo per il Ministero degli Esteri ed è commentatore politico a radio Lubiana. Muore a Lubiana il 13 febbraio 1982.

Annotazioni: Secondo un documento contenuto contenuto in INSMLI, fondo Cantaluppi, f. 25, il suo nominativo si troverebbe in pubblicazioni del Ministero dell\\\'Interno \\\"iscritto in R. F. e B. R. per arresto, R. F. pag. 731 B. R. anno 1933 N. 0458\\\".