Bartolozzi Novello di Emilio e Caldini Zeffira, nato il 14 settembre 1898 a San Casciano Val di Pesa (Firenze). Cameriere, comunista. Nel 1920 si trasferisce a Rovereto (Trento) per lavorare alla Camera del Lavoro. Iscritto al PCd'I dal 1921, più volte fermato e perseguitato, nel 1927 deve espatriare in Francia, dove è attivo nelle organizzazioni antifasciste. Ha una moglie, Antonita Marz da cui ha un figlio. Il 25 aprile 1928 viene processato per organizzazione comunista operante a Trento e associazione sovversiva ma risulta latitante. Viene quindi iscritto nella Rubrica di Frontiera. In Spagna si arruola nel Battaglione Garibaldi nell'ottobre 1936 e viene ferito gravemente al viso alla Casa de Campo il 21 o 23 novembre 1936 e rimane in ospedale 3 mesi. In seguito frequenta la scuola ufficiali di Pozorrubio e nella Brigata Garibaldi ottiene il grado di tenente con cui prende parte alla battaglia di Brunete. Ammalatosi ai polmoni, non partecipa ad altri combattimenti ed è adibito a servizi sedentari, prima alla base di Albacete e poi nel Battaglione di Deposito della Brigata Garibaldi. Rientrato in Francia nel febbraio 1939, risulta internato ad Argelès dove viene ricoverato nell’ospedale del campo dal 29 luglio 1940 e poi dal 15 agosto 1940 all’ ospedale Saint Louis di Perpignano per tubercolosi. Da qui è rinviato al campo di Gurs da dove sarebbe evaso. Altre fonti invece lo danno trasferito il 25 febbraio a1941 al campo di Noè destinato a vecchi ed ammalati. Tradotto in Italia nel settembre 1941 è dapprima incarcerato all'atto del rimpatrio a settembre e sconta un anno di pena per una condanna del 1939 per renitenza alla leva. A fine pena è proposto per il confino. Non viene poi effettivamente assegnato in quanto seriamente ammalato, ma è trasferito all'ospedale Forlanini di Roma nel 1945 o 1946. Qui muore il 5 agosto 1948.