Viacava Edgardo Andrea di Amerigo e Pecorara Giuditta, nato il 30 luglio 1899 a Livorno. Fornaio, anarchico. Chiamato alle armi dopo Caporetto, il 30 ottobre 1918 è condannato dal Tribunale di guerra di Milano a 3 anni per intimidazione e scarcerato nel 1919 per l'amnistia nittiana del 2 settembre 1919. Emigra clandestinamente in Belgio nel 1922 per sottrarsi alle violenze fasciste. Passa poi in Francia in data imprecisata e si stabilisce nel 1934a Marsiglia (Bouches-du-Rhone), dove lavora in una fabbrica nel quartiere di St. Lazare. Il 13 febbraio del ’34 il Consolato fascista di Marsiglia scrive alle autorità centrali italiane informazioni circa Andrea Miacava, un anarchico che abita nella zona portuale della città francese, e in “specie sui [suoi] precedenti politici”. Tredici giorni dopo la Prefettura labronica ipotizza che Miacava si identifichi con Edgardo Andrea Viacava, emigrato molti anni prima. In aprile le carte di polizia registrano che il nostro abita in Rue Caussemille “col noto Lazzaroni [Lazzeretti] Nello detto lo Strega” e che lavora nel quartiere di Marsiglia di St. – Lazare e sottolineano che è un “anarchico abbastanza attivo”. All’inizio del 1937 valica i Pirenei e si porta in Spagna, dove si arruola in una formazione antifranchista non precisata, Il 7 maggio 1937 è iscritto nella Rubrica di Frontiera e nel Bollettino delle Ricerche - Supplemento Sovversivi dal questore di Livorno per l'arresto, in quanto ritenuto miliziano nella Spagna repubblicana. Anche il Consolato di Marsiglia informa che Viacava si trova in Spagna. Restano imprecisate le mansioni che svolge nel corso della guerra. Viene ancora citato il 30 novembre del 1942 quando uno zio paterno Gino Viacava, dichiara in un interrogatorio: “Il Viacava Edgardo Andrea di Amerigo e fu Pecoraro Giuditta nato a Livorno il 30.7.1899, del quale mi parlate, è un mio nipote, figlio di mio fratello. Detto Viacava, che io chiamavo Andrea, ai primi tempi della mia permanenza in Francia, trovavasi a Marsiglia ed ebbi occasione di incontrarlo qualche volta nei pressi del porto di Marsiglia nel 1923 o 24; poi non lo vidi più e non so dove possa trovarsi attualmente…”. Le autorità continuano a ricercarlo fino alla fine del 1942. Nessuna ulteriore notizia.