Tonelli Roberto di Giovanni e Fortunata Mazzei, nato il 26 dicembre 1904 a Piombino (Livorno). Operaio, anarchico. In Italia non da origine ad osservazioni di carattere politico. Nel 1920 o 1922 espatria clandestinamente in insieme alla madre ed al fratello Liberale, stabilendosi a Tolone in Rue Pasteur 32. Nel 1927 è arrestato perché trovato in possesso di materiale di propaganda anarchica provenienti da Ginevra. L’11 aprile è arrestato a Tolone mentre vende biglietti di una lotteria clandestina i cui proventi sono destinati alle vittime politiche e perché sprovvisto di documenti. Il 13 marzo del 1928 compare in un elenco di anarchici, aderenti a un’associazione segreta che farebbe capo – secondo quello che scrive il Ministero degli Affari Esteri il 2 maggio – a Luigi Bertoni, il redattore «Il risveglio anarchico» di Ginevra. Il 27 luglio il console fascista di Marsiglia, Carlo Barduzzi, riferisce che, “durante la sua permanenza a Tolone, [Tonelli] ha svolto attiva propaganda, sì da ritenersi elemento pericoloso per l’ordine nazionale”. Tonelli scrive in quel periodo due articoli: “Il regno dei morti” e: “Anarchico?”, che appaiono, nell’ottobre e nel dicembre del 1928, su «Eresia» di New York, rivista redatta dall’anarchico individualista Enrico Arrigoni a New York, e che sono il frutto di attente letture, sostenute da una buona cultura, oltre che espressione di ferme e radicali convinzioni. L’11 aprile Roberto viene arrestato a Tolone mentre vende “dei biglietti di una lotteria clandestina” per le vittime politiche e perché risulta “sprovvisto della carta d’identità francese”. Colpito da decreto di espulsione per i suoi rapporti con Camillo Berneri, rimane in Francia, spostandosi a Parigi e facendo perdere le sue tracce fino al 21 aprile 1935, quando il suo nome compare in una lista sottratta da una spia a Francesco Barbieri e viene iscritto nel Bollettino delle Ricerche con la schedina numero 10740 quale “anarchico da perquisire, segnalare e vigilare”. Arrestato a il 23 aprile Colombes (Seine) per inosservanza al bando di espulsione gli viene trovata una carta di identità contraffatta intestata ad un certo Loreto Conti. Parte volontario per la Spagna in data sconosciuta e si arruola nelle Brigate Internazionali. Rientrato in Francia risiede all'inizio del 1938 a Puteaux (presso Parigi) con Marcelle Hapillon e frequenta l’anarchico Bidault. Il 4 marzo 1939 risulta in un elenco di “sovversivi ex combattenti delle brigate internazionali in Spagna” che “hanno in corso il provvedimento di espulsione dalla Francia”, insieme a Egidio Fossi, Vittorio Scalcon, Alfredo Rusconi, Celso Persici, Italo Ragni e altri. Il 3 maggio 1943 risulta ancora in Francia, ma se ne ignora il recapito. Nessuna ulteriore notizia.

Annotazioni: La Scheda biografica integra notizie raccolte da Ilaria Cansella e Francesco Cecchetti per la banca dati ISGREC sui volontari antifascisti toscani in guerra di Spagna: http://gestionale.isgrec.it/sito_spagna/ita/all_ita_details.asp?offset=360&id=2739 (URL consultata l’ 8 maggio 2021)