Tonelli Liberale di Giovanni e Fortunata Mazzei, nato a Piombino (Livorno) l'8marzo 1906. Bracciante, anarchico. Fratello di Tonelli Roberto anche lui volontario in Spagna. Residente a Livorno, espatria clandestinamente in Francia con la famiglia nel 1920, all'età di 14 anni (secondo altra fonte il 7 luglio 1922 a 16 anni) e risiede per 17 anni a Tolone (Var), lavorando presso l’arsenale, salvo un breve periodo del 1931 che trascorre a Carcassonne e alcune settimane del 1932 in cui lavora per la ditta Riviere per l’esposizione coloniale di Parigi. Di ideologia anarchica (è' noto alla polizia come anarchico "libertario notorio" che ha sempre vissuto di espedienti), aderisce alle legioni garibaldine nella prima metà degli anni ’20. Renitente alla leva, nel 1929 viene rintracciato dal Regio consolato di Marsiglia a Tolone dove svolge attività antifascista. Risulta iscritto alla LIDU (Lega Internazionale per i Diritti dell'uomo). L’8 marzo 1932 e arrestato e condannato nel 1929 per possesso di arma proibita a 30 franchi di ammenda. Iscritto in Rubrica di frontiera e nel Bollettino delle ricerche per il provvedimento di arresto per “attività comunista” in Francia. Nel 1933 riceve un decreto di espulsione, ma un intervento della LIDU gli consente di restare ancora tre anni a Tolone, dove frequenta l’anarchico Francesco Barbieri, reduce dall’Argentina. Nel febbraio 1936 si trasferisce a Barcellona per conto della ditta Riviere, dove si occupa della manutenzione di forni refrattari ed il 19 agosto è segnalato sul fronte aragonese nella Sezione Italiana di Carlo Rosselli e Camillo Berneri aggregata nella Colonna Ascaso della CNT/FAI. Dopo qualche mese rientra in Francia, ma poi torna in Spagna dove il 29 aprile 1938 è segnalato come combattente in Spagna, proveniente da Perpignan. In Italia è iscritto nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento d’arresto come combattente in Spagna. Rientrato in Francia il 7 febbraio 1939 è arrestato a Tolone il 14 febbraio 1939 e internato nel campo di Rieucros, poi trasferito il 7ottobre 1939 al Vernet (settore B, baracca 9, n. di matricola 4924), distaccato nelle compagnie addette al taglio del bosco. La condotta nel campo è definita in un documento sospetta perché "si piega difficilmente alla disciplina" mentre in altri è definita buona e viene considerato un "buon lavoratore" all'interno del campo dove è impiegato in lavori di carpenteria. Nel settembre 1942 risulta ancora internato a Vernet (sezione B, anarchici ed estremisti). All’aggravarsi delle sue condizioni di salute, ottiene 100 franchi prima del rimpatrio dalla Delegazione italiana nel giugno 1942. Rimpatriato dalla Commissione italiana di armistizio il 25 settembre 1942, è arrestato alla frontiera di Mentone il 28 settembre e tradotto a Livorno. Nell’interrogatorio ammette di essere stato in Spagna, ma sostiene di non essere stato mai arruolato nelle truppe combattenti e persino di aver subito mesi di carcerazione da parte delle autorità repubblicane per sospetto spionaggio. Non viene creduto e deferito alla Commissione Provinciale è assegnato a 5 anni di confino a Ventotene, Liberato nell'agosto 1943, rientra in Francia. Nessuna ulteriore notizia.

Annotazioni: La Scheda biografica include dati raccolti da Ilaria Cansella e Francesco Cecchetti per la banca dati ISGREC sui volontari antifascisti toscani in guerra di Spagna: http://gestionale.isgrec.it/sito_spagna/ita/all_ita_details.asp?offset=360&id=2738 (URL consultata l’ 8 maggio 2021)