Velo Enrico Germinale di Luigi e Moroni Onoria, nato il 2 novembre 1908 a San Gallo (Svizzera). Fabbro, anarchico. I genitori originari di Motta di Livenza (Tv), erano emigrati in Svizzera e la famiglia rientra nel paese di origine quando Enrico è ancora adolescente. Orfano di guerra, alla morte della madre si trasferisce a Villanova di Motta presso alcuni parenti. Lì alloggia come apprendista presso un fabbro del luogo e inizia a leggere libri e giornali anarchici. A 20 anni è arruolato come volontario nella Regia Aeronautica, dove presta servizio fino al novembre 1929. Espatriato in Francia nel 1930 con regolare passaporto, si stabilisce a Chambery (Savoia) dove si distingue per la sua attività è anarchica e di propaganda contro il regime fascista. Viene segnalato ad esempio per aver nascosto materiale di propaganda antifascista su vetture ferroviarie dirette in Italia. Nel 1936 si porta in Spagna e si arruola nelle milizie repubblicane, venendo assegnato alla base area del Prat de Mollo nei pressi di Barcellona. Alla fine di ottobre lascia l’aviazione dopo i resoconti dell’ottimo comportamento sul campo della Sezione Italiana e d’accordo con Rosselli passa nel suo reparto. Nel marzo 1937 viene notato in Francia ad Annemasse, incaricato dalla FAI (Federaciòn Anarquista Iberica), di reclutare volontari. In Italia viene iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento di arresto. Tornato in Spagna rientra definitivamente in Francia nel febbraio 1938 in cattive condizioni di salute si stabilisce presso l’anarchico barese Quirico Terruli a Chambery. Successivamente si trasferisce a Nizza e riprende il lavoro di meccanico. Allo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1939 è internato a Vernet. Il 9 luglio 1941 scrive a Mussolini chiedendo di poter rientrare in Italia con la promessa di non occuparsi più di politica. La richiesta non viene accolta, ma poi nel 1942 è rimpatriato e portato in carcere a Treviso. Nell’interrogatorio ammette di essere stato in Spagna, ma solo come meccanico d’aviazione e nega di aver partecipato ad azioni belliche. Deferito alla Commissione Provinciale che lo assegna il 20 agosto 1942 a 5 anni di confino a Ventotene. Alla caduta del fascismo mel luglio 1943, non viene liberato e trasferito con gli altri anarchici a Renicci d’Anghiari (Arezzo), da dove esce dopo l’8 settembre Nessuna ulteriore notizia.

Annotazioni: Scheda biografica integrata con informazioni raccolte da Francesca Pierobon per il volume Scegliersi la parte. Antifascisti trevigiani volontari nella guerra civile spagnola (1936-1939) , Il Poligrafo 2022.