Tabaroni Antonio di Pietro e Selleri Ida, nato il 29 ottobre 1903 a Monteveglio (Bologna). Impiegato. Emigrato in Francia, risiede a Bordeaux. Arruolato nel dicembre 1936 nel battaglione Garibaldi, resta ferito durante la battaglia di Arganda (febbraio 1937). Passato in seguito alla brigata omonima, è ferito il 23 marzo 1938 a Caspe, dove la Brigata Garibaldi è chiamata a contrastare una violenta offensiva franchista che porterà i repubblicani a ritirarsi sulla sponda sinistra dell’Ebro e i nazionalisti a raggiungere il 15 aprile 1938 il Mar Mediterraneo a Vinaroz, dividendo in due il territorio repubblicano. Partecipa anche all’ultima offensiva repubblicana dell’Ebro (luglio-novembre 1938), dove viene nuovamente ferito il 9 settembre 1938 alla gamba ed al piede destro subisce l'amputazione del pollice e dell'indice. A seguito del ritiro dei volontari internazionali, deciso dal governo repubblicano a fine settembre 1938, mentre ancora si combatte la battaglia dell’Ebro Tabaroni è smobilitato. Rientrato in Francia al crollo del fronte catalano, il 7 febbraio 1939, è internato nel campo di Recebedeu (Haute-Garonne). A seguito dello scoppio della II guerra mondiale e la resa della Francia, Tabaroni durante l'occupazione tedesca partecipa alla Resistenza nel gruppo spagnolo Muret fino al marzo 1944 e poi nei FTP (Francs-Tireurs-et-Partisans) del gruppo "Cortale". Nel dopoguerra si stabilisce in Francia a Bordeaux (Borgogne), dove muore il 17 novembre 1981.