Politi Felice di Lorenzo e Careri Vincenza, nato il 18 giugno 1897 ad Aldone (Enna). Perito agrimensore, interprete. Nel gennaio 1916 si arruola nell’esercito raggiungendo il grado di tenente d’artiglieria. Subisce poi una condanna per corruzione. Nel 1924 espatria con regolare passaporto portandosi in Francia a Marsiglia (Bouches-du-Rhone), Belgio, Germania ed infine nel 1929 in Spagna. Con la crisi del 1929, perde il lavoro e si impiega, grazie alla raccomandazione del console italiano, come interprete presso l’Hotel Inglès di Valencia. Durante i disordini del 1933, quando la destra assume il potere nel cosiddetto “bienio negro” che vede la sanguinosa insurrezione delle Asturias nel 1934, Politi rifiuta il rimpatrio offertogli dal console italiano e si iscrive al sindacato socialista UGT (Uniòn General de los Trabajadores). Iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera. Alcune fonti lo ritengono arruolato in una formazione delle Brigate Internazionali nel febbraio 1937, con incarichi evidentemente consoni alla sua professione di interprete. Nel successivo interrogatorio al ritorno in Italia sostiene invece di essere stato arruolato su sua richiesta nel corpo dei Carabineros, destinati alla difesa delle coste e delle frontiere col grado di capitano, e poi di essere stato arrestato dopo 15 giorni per sospetto spionaggio, condannato a 20 anni e di aver trascorso la guerra in prigione. Esistono però numerosi dubbi sulla sincerità di questa deposizione, che sembra costruita per alleggerire la posizione di Politi ed evitare il confino. Non vi sono ulteriori notizie.