Gavello Antonio di Luigi e Binelli Luigia Teresa, nato a Nizza Monferrato (AT) il 17 marzo 1902, repubblicano. Di professione cappellaio. Emigrato in giovane età nella vicina Alba (CN), il 14 luglio del 1924 sposa una ragazza del posto, Rosa Giuliana Bombardi. Espatriato in Francia (data e modalità non note), si stabilisce con famiglia a Nice (Alpes Maritimes- Côte d’Azur) e si dedica al commercio ambulante di tessuti. Parte volontario per la Spagna repubblicana il 23 dicembre del 1937. A Barcellona (Catalogna) viene inizialmente inserito nel pittoresco ed effimero Battaglione Matteotti della 12. Brigata Internazionale Garibaldi”, messo faticosamente insieme con combattenti italiani poco motivati (e con alle spalle esperienze differenti e poco aggreganti). Dopo lo scioglimento del reparto Gavello viene destinato come autista al comando delle Brigate In-ternazionali, prima ad Albacete e poi dopo lo sfondamento fascista in Aragona (settore di Caspe) nel-marzo-aprile del 1938, a Barcellona. Alla fine del 1938, ad un anno dalla partenza, la polizia politica del regime fascista viene informata della sua presenza in Spagna e Gavello é inevitabilmente inserito in Bollettino dei ricercati, Supplemento sovversivi (schedina n. 0307/38). Lascia la Spagna nel corso della retirada (prima decade di febbraio del 1939) e poco dopo, non ap- pena in territorio francese, viene internato in un campo di prigionia, nel dipartimento dei Pirenei Orientali (Argelès-sur-Mer o San Cebriá de Rosselló/Sain tCyprièn). Ne esce il 3 aprile del 1940, accettando l’arruolamento nella 13. Démi-brigade della Légion Etrangère che dal 6 maggio al 4 giugno, con unità di commandos, fa parte del corpo di spedizione alleato che sbarca e combatte nella Norvegia settentrionale già occupata dai nazisti, per bloccare il porto di Narvik ed impedire che i minerali ferrosi delle miniere svedesi continuino ad esser spediti in Germania a sostegno dello sforzo bellico della Germania nazista.Tornato in Francia quando il corpo di spedizione (quasi circondato) deve ritirarsi con pesanti perdite, si imbarca quasi subito per l’Inghilterra con i superstiti del reparto (fra i quali non pochi veterani dell’esercito repubblicano spagnolo). Incorporato con la 13. Démi-brigade nelle neonate FFL (Forces Françaises Libres), al comando del Generale De Gaulle), torna a combattere al fianco degli Alleati in Nord Africa e successivamente in Europa, con le armate alleate che si battono fino alla Liberazione della Francia (agosto 1944) ed alla sconfitta del nazismo. Sopravvissuto al secondo conflitto mondiale riesce a ritornare in Italia nel dopoguerra e si stabilisce con la famiglia nella Riviera ligure di Ponente. Muore a Sanremo (Imperia) il 30 novembre del 1964.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centralle, busta 2138, fascicolo 116309) , Archive BDIC - Nanterre (MFM 880/1, Brigades Internationales, Fonds 545, 6-14), Archivio del Comune di Nizza Monferrato