Pizzera Camillo di Attilio e Galetti Serafina, nato il 5 luglio 1898 a Pescarolo (Cremona). Fabbro. Nel 1916 si trasferisce con tutta la famiglia a Torre de' Picenardi (Cremona) Combattente della prima guerra mondiale viene ferito sul Piave il 16 giugno 1918. squadrista della prima ora ed iscritto dal 20 gennaio 1920 al Partito nazionale fascista. Emigra per lavoro in Francia sempre con la famiglia nel 1923 stabilendosi a Parigi al 49 di Rue Arbre Sec. Nell'emigrazione muta radicalmente le proprie idee politiche diventando un antifascista. In Italia vien iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per l’arresto. In Spagna si reca come il fratello Tullio il 3 gennaio 1938, e si arruola nella brigata Garibaldi restando ferito al braccio al suo battesimo di fuoco a Badajoz in Estremadura il 16 febbraio 1938. Ricoverato in ospedale vi rimane anche perchè ammalatosi di tifo. Fatto rientrare in Francia con un treno ospedale il 20 dicembre 1938. Nel 1939 scrive al console italiano di Parigi chiedendo di poter rientrare in Italia senza timore di persecuzioni. La richiesta viene inoltrata al Duce che la accoglie per cui nel settembre 1939 ottiene il passaporto valido esclusivamente per l’ Italia. Nella Rubrica di Frontiera la dicitura “da arrestare” viene cambiata in “da segnalare e vigilare”. Si stabilisce a Milano trovando lavoro presso la ditta Malaguti. Sempre vigilato dalla polizia, non offre rilievi negativi. Alla Liberazione si trova ancora nella stessa città. Non vi sono ulteriori notizie.