Picone Giuseppe di Antonio, nato il 19 novembre 1906 a Palermo. Interprete, anarchico. Emigrato nel 1928 in Belgio, si trasferisce in Spagna nel 1936 poco prima dell’inizio della guerra civile e trova lavoro come interprete in un ospedale nelle vicinanze di Barcellona. Risulta iscritto al sindacato anarchico CNT. Durante la guerra civile è segnalato come arruolato nella polizia repubblicana. Probabilmente coinvolto nei moti di Barcellona del maggio 1937 che contrappongono gli anarchici al governo regionale catalano, è accusato di aver lanciato una bomba contro la polizia governativa ed imprigionato. Dopo otto mesi di prigionia, riesce ad evadere ed a rientrare nel 1938 in Francia. Dopo l’occupazione della Francia da parte dei tedeschi è arrestato dai nazisti nel 1942 e tradotto in Italia. Arrestato alla frontiera è deferito alla Commissione provinciale che lo assegna a 5 anni di confino a Ventotene (Latina). Nessuna ulteriore notizia.