Sauli Arrigo di Cristiano e Velicogna Maria, nato l'11 aprile 1893 a Gorizia. Elettricista, antifascista. Trascorsi alcuni anni a Dubrovnik, dove nasce la figlia, Sauli, nel 1919 si trasferisce a Monfalcone. Nel 1921 espatria clandestinamente in Francia a Parigi, trovando lavoro come elettricista in una fabbrica di automobili. Allo stesso tempo aiuta Cleto Meneghillo che gestisce la tipografia dove si stampa la propaganda comunista per l’emigrazione italiana. Verso la metà di agosto del 1936 firma un ingaggio come elettricista nella squadriglia "España", organizzata dallo scrittore francese Andrè Malraux. Lo stipendio è di 3000 franchi, oltre all’assicurazione sulla vita che intesta alla moglie. Gli viene dato un passaporto spagnolo intestato a Julian Arrigo Echea, elettricista di San Sebastian. Parte il 17 agosto insieme ad altri nove compagni, di cui quattro italiani. In Spagna lavora nell’assistenza a terra degli aerei, spesso in pessime condizioni al ritorno delle azioni belliche. Alla scadenza dei tre mesi di contratto, Sauli rientra in Francia. Nel maggio 1937 la moglie, Rita Nardini, viene arrestata durante un viaggio a Bordighera giudicato sospetto e tradotta a Trieste. Sauli si reca all'ambasciata italiana per ottenere il rilascio della moglie, Qui, evidentemente anche per necessità, fa atto di sottomissione al regime, promettendo si abbandonare le proprie amicizie e di tenere una migliore condotta politica. Di conseguenza l’Ambasciata esprime parere favorevole al rilascio della moglie. Durante la guerra Sauli si ferma in Francia. Muore a Parigi il 14 marzo 1970.