Salvini Federico di Domenico e Litterini Diomira, nato 9 aprile 1898, Stenico (Trento), nella frazione di Villa Banale. Operaio, comunista. Quarto di dieci fratelli e sorelle. Nel 1904 la famiglia Salvini lascia l’Italia trasferendosi in Germania, fino al 1912, quando rientra in Italia, acquistando una casa e terreni. Federico continua però a recarsi per lavoro in Germania e Svizzera. Suo fratello Leone, chiamato alle armi nell’esercito austriaco, è fucilato nel dicembre 1916 perché sospettato di aver favorito la tentata diserzione di tre soldati. A causa di ciò la sua famiglia è vittima di rappresaglie ad opera delle autorità austriache che la sospettano di slealtà verso l’Impero. Federico è a sua volta richiamato alle armi, ma per le vicende del fratello assegnato in Boemia al 2. Reggimento Kaiserjaeger, dove sono assegnati i soldati trentini giudicati inaffidabili. Al termine della guerra, Salvini torna in paese dover lavora come contadino e manovale. Il 18 gennaio giunge negli Stati Uniti a New York. Dopo aver lavorato fino al 1924 nelle miniere della Pennsylvania, rimasto disoccupato, torna a New York, lavorando come operaio edile. Qui si avvicina la movimento operaio locale, iscrivendosi al sindacato IWO (International Workers Order) ed al Partito Comunista americano, facendo parte di un gruppo comunista del West-Side conosciuto come "Loggia Garibaldi". Nei primi anni trenta ottiene la cittadinanza americana. Nel passaporto emesso il 12 gennaio 1937 risulta come indirizzo 576 9th Avenue, New York City. Il 20 gennaio 1937 si imbarca per L’Europa sulla nave “Berengaria”. Giunto in Francia passa in Spagna il 30 gennaio 1937. Ad Albacete viene dapprima incorporato nel battaglione Lincoln nella 2. Compagnia, con cui partecipa a febbraio alla battaglia del Jarama, e poi dal 18 aprile 1937 nella neocostituita brigata Garibaldi, 1. compagnia del 3. battaglione. Combatte alle battaglie di Brunete e Belchite ed Extremadura. Promosso prima sergente e poi il 5 settembre 1937 tenente per meriti di guerra, prende parte alle operazioni di Fuentes de Ebro. Nel febbraio 1938 partecipa alla disastrosa ritirata in Aragona, seguita alla caduta di Teruel che porterà alla divisone in due del territorio repubblicano. Partecipa all’ultima offensiva repubblicana sull’Ebro e il 13 settembre 1938 è catturato dai franchisti, non avendo voluto abbandonare la linea che difendeva. Viene quindi incarcerato nel monastero di San Pedro de Cardeña, adibito a prigione per i volontari internazionali, dove è interrogato dagli ufficiali del corpo di spedizione italiano. Dopo sette mesi di detenzione, in virtù della sua cittadinanza americana, viene rimpatriato con altri nordamericani negli Stati Uniti il 10 maggio 1939 sulla nave “Ile de France” che parte da Le Havre. Da New York Salvini si trasferisce nel New Jersey in una riserva naturale acquistata da socialisti e sindacalisti tedeschi, il Midvale Camp che accoglie numerosi reduci della Spagna. Sorvegliato per i precedenti politici, durante le campagne anticomuniste degli anni ‘40 e ’50 continua a lavorare al Midvale Camp come custode fino al 1976, quando per motivi di salute è ricoverato in una casa di riposo. Muore a New York nel gennaio 1977.