Perego Alfredo fu Emilio e Macchi Adele, nato il 10 gennaio 1908 a Lonate Ceppino (Varese). Muratore, comunista. Frequenta le scuole elementari. Prima della partenza non è stato oggetto di rilievi politici da parte della polizia, pur essendo note le sue simpatie comuniste. Emigrato in Francia per lavoro con regolare passaporto nell'ottobre del 1929, si stabilisce prima a Dole (Jura) e poi nel 1932 a Digione (Cote-d’Or), dove lavora come muratore e frequenta le organizzazioni di sinistra. Con l’avvento del Fronte Popolare in Francia si distingue come organizzatore di scioperi e fa parte del direttivo della camera del Lavoro. Ormai noto alla polizia italiana come un aperto oppositore del fascismo e del governo italiano viene pertanto richiesta la sua iscrizione nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera per l’arresto. Verso la fine del 1936 si reca in Spagna, ma non sappiamo in quale formazione internazionale si sia arruolato. Nel dicembre 1937 fruisce di una licenza in Francia, dalla quale non fa rientro in Spagna. Rimane a Digione fino al maggio 1939, e poi si trasferisce nella regione parigina. Nel luglio 1940 viene segnalato a Orgeval (Yvelines), domiciliato presso un bar. Le sue tracce si perdono alla fine del 1940 quando si trovava a Evry (Essone). Il 7 novembre del 1976 il Consiglio Regionale Lombardo insignisce Perego Santambrogio di Medaglia d’Oro alla memoria, attribuita in occasione del quarantesimo anniversario della Guerra Civile Spagnola, inserendolo tra i viventi.