Pera Giuseppe di Carlo e Ottavis Cecilia, nato ad Alessandria il 23 marzo del 1903. Di professione elettricista. Si arruola nella Regia marina per il servizio militare di leva il 12 febbraio del 1921, e poco tempo dopo, quand’è imbarcato sulla corazzata Giulio Cesare (Regia Marina Militare) decide di disertare. Viene processato dal Tribunale Militare Marittimo di La Spezia, che il 18 gennaio del 1922 lo condanna in contumacia a 3 anni di reclusione, da scontare in un reclusorio militare. Nel frattempo e senza ovviamente attendere l’esito del processo, Pera riesce ad espatriare clan-destinamente in Francia. Stabilitosi a Nizza (Alpes Maritimes – Côte d’Azur) non tarda a farsi notare manifestando pubblicamente idee contrarie al regime e, insieme, un intenso impegno antifascista. Il 31 ottobre del 1928, grazie alla legge sulla naturalizzazione dei lavoratori stranieri emanata l’ anno precedente, anche Pera riesce ad ottenere la cittadinanza francese. In Italia intanto, com’era lecito attendersi viene iscritto tanto nel Bollettino delle ricerche – Supplemento sovversivi (schedina n. 7567/1927), che nella Rubrica di Frontiera per il provvedimento dell’arresto. Assiduamente controllato dagli sbirri in servizio al Regio consolato d’Italia di Nizza è dapprima so-spettato e poi più volte accusato di spedire clandestinamente in Italia lettere, volantini, libelli ed altri stampati di contenuto antifascista. Alcuni anni dopo, nel corso della guerra civile di Spagna diverse segnalazioni del Sim (Servizio informazioni militari) e dell’Ufficio controspionaggio del CTV (Corpo Truppe Volontarie) informano che, nel biennio 1937 – 1938, Pera é combattente nella Spagna rossa, miliziano nelle file del 10. Battaglione della 14. Brigata Internazionale La Marseillaise, formazione a prevalente ma non esclusivo reclutamento francofono. Dal dicembre del 1938 mancano del tutto sue notizie. Non si sa dove abbia combattuto in Spagna o quando ne sia uscito, nè cosa gli sia accaduto negli anni degli internamenti, della 2. Guerra mondiale e dell’occupazione nazista in Francia. Ritroveremo un esile traccia della sua vita soltanto nel dopoguerra quando, ormai al riparo dalle decisioni dei Tribunali Militari, decide di far ritorno in Italia. E’ deceduto a Torino il 14 novembre del 1963.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata a giugno 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 3847, fascicolo 131166), Archivio di Stato Civile del Comune di Alessandria