Muscia Giuseppe di Francesco e Saito Giuseppa, nato il primo settembre 1912 a Licata (Agrigento). Elettricista. Presta servizio nella Regia Marina come marinaio per 30 mesi. Iscritto nel 1924 al Partito nazionale fascista, non partecipa alle manifestazioni ed è sotto sorveglianza da parte degli organi di partito per la sua marcata indifferenza politica. Fa amicizia con Vincenzo Incorvaia e Antonino Mondello, con i quali nel gennaio del 1937 espatria clandestinamente in Francia per arruolarsi nelle milizie repubblicane spagnole. Giunti in Francia al porto di Sete nel febbraio 1937 con il piroscafo italiano “Salvatore”, su segnalazione del console italiano vengono arrestati e poi rilasciati, per cui Muscia si imbarca con Incorvaia per la Spagna. Il 19 luglio 1937 scrive al padre che si trova con Vincenzo Incorvaia in Spagna da due mesi dove “il popolo lotta per la sua libertà”. Muscia risulta ferito in luogo e data imprecisate durante un bombardamento aereo accompagnato da un attacco di artiglieria. Trasferito in Francia a Montpellier per l’operazione chirurgica necessaria per rimuovere le, schegge dalle spalle, scrive ancora al padre annunciandogli la morte di Incorvaia. Nel novembre 1937 risiede ancora a Sete. Trasferitosi a Montpellier, allo scoppio della guerra con l’Italia a ottobre del 1940, viene internato come tanti italiani. Rimpatriato il 17 marzo 1943, è arrestato alla frontiera di Mentone. Tradotto nelle carceri di Agrigento viene condannato a due mesi di detenzione e poi diffidato. Nessuna ulteriore notizia.