Motetta Domenico di Vincenzo e Zani Sabina, nato a Pallanzeno (Novara, oggi Verbania) il 16 novembre del 1896. Di professione scalpellino e artigiano della lavorazione della pietra. Chiamato alle armi dopo l’inizio della Grande è soldato nel Corpo degli Alpini (probabilmente nel Battaglione Intra) dal 1916 al 1918. Dopo la fine della 1. Guerra Mondiale ed il congedo espatria in Francia (data e modalità non note). Si stabilisce a St. Thibery (Herault, nel Sud Ovest della Francia). Militante comunista, nel 1925 si iscrive al Partito comunista francese E’ è attivo nei Gruppi di lingua italiana ma anche nel SRI (Soccorso Rosso Internazionale) e nel sindacato. Parte volontario per la Spagna repubblicana il 12 dicembre del 1937, quasi certamente con l’amico compagno e coscritto Emilio Calderoni (di Casale Corte Cerro, non lontano da Omegna). Dopo un breve periodo di addestramento viene inserito nel 2. Battaglione, 2. Compagnia, della 12. Brigata Internazionale Garibaldi, ma non sappiamo se abbia preso parte alla sfortunata offensiva in Extremadura a metà febbraio del 1938. In località, data e circostanze non note (probabilmente nel corso della difficilissima ritirata dal settore aragonese di Caspe al basso Ebro, tra marzo e aprile del 1938), viene gravemente ferito alla testa, con conseguente epilessia traumatica complicata dall’insorgere di una forma di tubercolosi. Dopo una lunghissima degenza in diversi ospedali viene autorizzato a lasciare la Spagna a gennaio del 1939. Tuttavia riesce ad uscirne soltanto all’inizio di febbraio, nel corso della retirada. Nella circostanza, a dispetto delle sue condizioni di salute molto precarie, con molti altri compagni decide di riprende le armi arruolandosi nella Agrupacion de Fuerzas Internacionales (nuova 15. Brigata Internazionale), che combatte cercando di rallentare l’incessante avanzata fascista e di proteggere la retirada e l’esodo dei civili. Dalla testimonianza di Emilio Calderoni sappiamo quanto Motetta si sia distinto in quella difficile e drammatica circostanza, in particolar modo per quanto riguarda il recupero delle armi e delle muni- zioni dei compagni caduti, rimaste sul terreno. Appena entrato in Francia intorno al 10-12 febbraio del 1939 la evidente gravità delle sue condizioni di salute gli evita inizialmente l’internamento e ne suggerisce per qualche tempo un ricovero nell’ospedale di Perpignano (Pirenei Orientali). Successivamente però la sua posizione é riconsiderata dalle autorità transalpine e Motetta a dispetto delle più che precarie condizioni di salute, vien classificato come straniero indesiderabile. In più vi é per lui l’aggravante di essere stato anche un combattente rosso di Spagna. A dispetto di quanto avrebbero dovuto suggerire un minimo di buonsenso e di umanità Motetta é internato nel campo di Gurs (Basses Pyrénées), nella baracca Infermeria. Trasferito infine nel Campo punitivo del Vernet d’Ariège vi muore il 21 dicembre del 1941.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata aa aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio INSMLI – Milano (Fondo AICVAS, busta 40, fascicolo 157), Archivio Istituto Storico Regionale “Parri” – Bologna, Archives BDIC – Nanterre (MFM 880/1, Brigades Internationales, Fonds 545, inventaires 6-14) ma anche (MFM 880/37, Brigades Internationales, Fonds 545/ 472-4)