Balloni Amilcare di Luigi e Conti Santina, nato il 17 agosto 1888, Forno di Massa (Massa-Carrara). Cavatore, socialista. I componenti della famiglia sono considerati sovversivi dalle autorità. Fin da giovanissimo professa idee socialiste e si iscrive al Partito Socialista italiano. Emigrato in data sconosciuta, il 25 giugno 1923 viene condannato in contumacia trent'anni di reclusione per l'omicidio di un fascista in Germania (secondo altre fonti il delitto sarebbe stato compiuto a Forno di Massa). Passato in Francia viene iscritto nel Bollettino delle Ricerche e nella Rubrica di Frontiera. Nel 1934 è segnalato a Marsiglia (Bouches-du-Rhone). Il 13 settembre 1938 è in Spagna, dove in seguito dichiarerà di essersi recato per lavoro essendo poi stato ingaggiato dal Genio, e rimane ferito sul fronte dell'Ebro il 13 settembre 1938 mentre rifornisce di munizioni i combattenti durante l’ultima grande offensiva della Repubblica. Viene prima ricoverato a Figueras, poi spostato in Francia, a Perpignan e a Marsiglia. In seguito, in Francia è internato nei campi di Agde, St. Cyprien e Vernet. Nel 1943, catturato dai nazisti, è consegnato alla polizia italiana. Nell’interrogatorio ammette di essere stato in Spagna, ma sostiene di esservi andato per lavorare e successivamente inserito nel Genio militare. Liberato alla caduta del fascismo, si unisce alla Resistenza nel gruppo “Ceragioli” che opera nella zona di operazioni di Massa e Montignoso col grado di vicecomandante. Gli viene riconosciuto il ruolo di partigiano dal 17 luglio al 12 dicembre 1944. Nessuna ulteriore notizia.