Fulmini Mariano, nato il 28 marzo 1901 a Perugia. Meccanico, comunista. Fratello di Federico, dal 1920 è iscritto alla Gioventù Socialista ma, dopo la costituzione del PCd'I, è segretario della Gioventè Comunista di Perugia e deve subère diversi arresti per motivi politici ed una condanna a due mesi e quindici giorni di carcere nel 1922. L'anno successivo espatria clandestinamente in Francia, stabilendosi a Cannes dove lavora come fabbro e autista. Nell'agosto del 1923 rientra in Italia per rispondere alla chiamata alla leva ma è riformato per difetto cardiaco. Nel maggio 1924, rimpatria con regolare passaporto e si stabilisce a Roma. Qui rimane fino all'agosto del 1925 e svolge intensa attività  politica antifascista, spostandosi spesso in giro per l'Umbria per costituire una rete politica. A novembre del 1924 viene infatti arrestato per propaganda comunista. Si trasferisce allora a Torino e poi a Milano, lavorando come meccanico. A ottobre del 1926 torna a emigrare in Francia, a Cannes, restando attivo politicamente nei sindacati operai. Espulso dalla Francia nel luglio 1928, soggiorna probabilmente tre mesi circa in Belgio, e a gennaio del 1929 raggiunge Mosca. Qui frequenta la Scuola leninista, rimanendovi fino al novembre 1930. Rientra poi in Francia, a Nizza e a Tolone, dove è responsabile dei gruppi comunisti e della diffusione della stampa clandestina. Nel 1933 risulta uscito dal partito per dissensi interni ma resta a vivere a Tolone - clandestinamente - lavorando come cavatore di pietre e imbianchino. A questo punto, parte per la Spagna nell'ottobre 1936, qui nella centro di reclutamento di Albacete è inviato sul fronte di Madrid aggregato al Battaglione Garibaldi, 2. Compagnia. è anche comandante della 4. Compagnia. Partecipa ai combattimenti di Cerro de los Angeles, Casa de Campo, Pozuelo, Mirabueno, Arganda e Guadalajara. Nella 12. Brigata Garibaldi, poi ha il grado di capitano, ed è aiutante della Compagnia di Stato maggiore con la quale combatte a Huesca e Brunete. Uscito dalla Spagna nell'ottobre del 1938 torna a Tolone dove resta per un anno finché non viene arrestato e internato nel forte di Sainte Catherine (Tolone) e, in seguito, spostato al Vernet, dove resta fino al novembre del 1941. Prelevato dalla gendarmeria francese viene consegnato alle autorità  italiane che lo traducono nel carcere di Perugia 1942. Qui la Commissione provinciale lo destina al confino per cinque anni, in data 05/01/1942 perché: Combattente antifranchista in Spagna, insieme a Filippetti Salvatore, Fucile Domenico, Giacometti Giuseppe. Inviato a Ventotene, risulta liberato nell'agosto 1943. Rientra a Perugia dove è sottoposto a vigilanza.

Annotazioni: Le informazioni contenute nel profilo sono in parte tratte da: L\\\' antifascismo umbro e la guerra civile di Spagna / Luciana Brunelli, Gianfranco Canali. - Foligno : Editoriale Umbra, 1992. - 223 p. ; 21 cm. - (Testimonianze e materiali ; 7). - [ISBN] 88-85659-33-0, p. 16; 17; 20; 59; 62n-63n; 80n; 167-168.