Moroni Bortolo di Antonio, nato il 9 dicembre 1899 a Teglio (Sondrio). Operaio, comunista. Durante la giovinezza non svolge alcuna attività politica e frequenta la scuola sino alla quarta classe elementare. Combattente durante la prima guerra mondiale nel 3. reggimento di montagna dal 12 giugno 1917 fino alla fine della guerra mondiale, rimane sotto le armi fino al 25 febbraio 1921. Operaio frontaliero con regolare passaporto, nel luglio 1921 emigra in definitivamente in Svizzera. L'anno successivo, dopo un breve rientro in Italia per ottenere un nuovo passaporto, nel 1923 si trasferisce in Argentina, stabilendosi a Rosario, ed iscrivendosi al Partito Comunista Argentino nella cellula del Porto di Rosario. Diventa membro del Comitato Provinciale di Santa Fe ed in seguito del Comitato Centrale del Partito. Milita anche nel sindacato degli agricoltori e lavoratori portuali dal 1924 al 1934. Organizzatore sindacale dei lavoratori della carne nella zona di Rosario, è organizzatore del primo sciopero generale della città nel 1928. E’ anche organizzatore dello sciopero dei lavoratori dei frigoriferi per la carne. Viene arrestato nel 1931 e poi nel 1932 per propaganda comunista e trascorre alcuni mesi in carcere. In carcere ancora nel gennaio 1933, alla sua liberazione il Partito lo fa partire per l’Unione Sovietica, dove segue la scuola leninista a Mosca e poi a Leningrado un corso di telecomunicazioni. Raggiunge la Spagna alla fine del 1936, sotto la falsa identità di “Juan Antonio Urquije” e con nazionalità brasiliana arruolandosi nelle Brigate Internazionali dapprima nella XI Brigata Internazionale, col grado di sergente e il falso nome di “Carlos Stefan” e poi col grado di tenente delle Trasmissioni col nome di “Juan Antonio Urquije” nella 48. Brigata, reparti sono interamente composti da spagnoli. Combatte sul fronte di Madrid a Pozuelo e nella Città Universitaria, poi nella battaglia del Jarama a Morata de Tajuña, in Castiglia a Trijueque e Cuesta de la Perdices. Uscito dalla Spagna dopo il ritiro dei volontari internazionali, viene internato nel febbraio 1939 ad Argelès-sur- Mer e a Gurs, da dove spedisce lettere accorate alla direzione del Partito Comunista argentino affinchè confermino la sua vera identità per poter rientrare in Argentina. In mancanza o prima che sia recapitata una risposta dal Sud-America, viene prelevato dal campo per lavorare nelle compagnie di lavoro straniere (CTE), impegnate nelle opere di fortificazione per l'esercito francese sulla linea Maginot. Riesce a fuggire ed a prendere contatto col Partito Comunista francese. In seguito è attivo nella Resistenza francese, con i FTP (Francs-Tireurs-et-Partisans). Membro del comitato di Liberazione di Bordeaux, rientra in Italia dopo la Liberazione e ricopre incarichi sindacali e politici nel PCI in Valtellina. Muore a Sondrio dove risiedeva dal 1949, il 12 dicembre 1974.

Annotazioni: Scheda Biografica integrata con le informazioni gentilmente fornite da Gabriela Cladera. In RGASPI le informazioni relative a Bortolo Moroni sono inserite tra i volontari brasiliani col nome di Juan Antonio Urquije.