Morelato Gino di Guerrino, nato il 24 giugno 1903 a Vicenza. Tipografo, comunista. Iscritto al Partito Comunista dal 1924, svolge in Italia una intensa attività politica con compiti di responsabilità, finendo arrestato e fermato diverse volte. Dopo la promulgazione delle leggi speciali, è arrestato a Milano nel gennaio del 1927 per attività antifascista clandestina. Il Tribunale speciale sulla base dell’imputazione di “associazione sovversiva ed esercizio abusivo dell’arte tipografica”, lo condanna a sette anni di reclusione con la seguente motivazione: ”Dopo una serie di appostamenti la Questura di Milano scopre nel gennaio 1927, una attrezzatissima tipografia comunista in via Boscaiola 23, dove era anche custodito l’archivio del Partito Comunista d’Italia relativo al 1923. I tre imputatati erano impegnati nella impaginazione de “L’Unità.” Amnistiato nel 1932, l'anno successivo espatria clandestinamente in Unione Sovietica, stabilendosi poi in Francia a Champigny-sur-Marne (Seine), in Avenue Eugène-Courel, diventando segretario della Gioventù Comunista della sua zona. Dal 1933 è inserito in Italia nel Bollettino delle Ricerche. Dopo lo scoppio della guerra civile in Spagna, parte da Parigi il 31 ottobre 1936 come secondo responsabile di un gruppo di 40 volontari. Giunge in Spagna il primo di novembre ed è arruolato dapprima nella formazione di Guido Picelli e poi nel battaglione Garibaldi, come intendente del gruppo italiano che si addestra a La Roda nei pressi di Albacete. Ottenuto il comando di una sezione del Battaglione combatte a Boadilla del Monte, Majadahonda, Arganda Mirabueno, dove viene ferito, Guadalajara e Casa de Campo. Una foto lo ritrae insieme al volontario abissino Giuseppe Ahmed Din “L’Abissino” che cadrà in combattimento a Morata de Tajuña. Successivamente trasferito in fureria per occuparsi del giornale del Battaglione e di lavoro tecnico del Partito. Nel febbraio 1938 è inviato in licenza in Francia. Insiste per rientrare in Spagna ed è nominato commissario politico con compiti di propaganda in lingua italiana da Radio Milano costituitasi grazie all’appoggio del Ministro della Pubblica Istruzione Jesùs Hernandez e che trasmette da Madrid dagli studi radiofonici del Partito Comunista Spagnolo e poi da Radio Barcellona dagli studi del PSUC (Partito Unificato della Catalogna). A seguito del ritiro dei volontari stranieri deciso dal governo repubblicano, Morelato cessa l’attività di propaganda nel settembre del 1938 ed è inviato nel campo di smobilitazione dei volontari italiani a Torellò in Catalogna. Uscito dalla Spagna al crollo del fronte catalano nel febbraio 1939, è internato in Francia nei campi di Argelès-sur-Mer e Saint-Cyprièn, da dove evade e si rifugia a Parigi. In seguito opera nell’Auvergne nei Francs-Tireurs-et-Partisans francesi, battaglione Gabriel Pery col nome di “Mario Vidal”, raggiungendo il grado di capitano. Dopo la Liberazione rientra in Italia nel 1945. Ritornato in Francia ne viene espulso nel 1951.