Fonti Vincenzina, di Luigi e Donati Maria, nata il 30 ottobre 1906 a Lugano (Svizzera). Studentessa in medicina, socialista. Di famiglia pugliese, il padre è un impiegato e la madre una maestra, è una delle maggiori collaboratrici del padre, socialista, nell'opera di aiuto all'antifascismo italiano in Svizzera. Studia Medicina e Scienze Sociali a Milano, Zurigo (1924-1925) e Bruxelles. La sorella Wanda sposerà il dirigente comunista Vincenzo Gigante, che sarà assassinato dai nazisti nella Risiera di San Sabba nel novembre 1944 (Medaglia d’Oro alla Resistenza). Legata sentimentalmente al comunista Riccardo Formica che ha conosciuto nel 1928, lo raggiunge a Barcellona nell'ottobre del 1938, dove Formica, col nome di battaglia di Aldo Morandi, è divenuto un ufficiale dell’esercito repubblicano spagnolo, ottenendo il comando prima di una Brigata e poi di una Divisione. Vicenzina Fonti grazie ai suoi studi di Medicina lavora come infermiera in diversi ospedali a Barcellona. Al crollo del fronte si riunisce la marito nel campo di smobilitazione di Torellò. Mentre il marito guida gli ultimi volontari italiani disarmati alla frontiera per sfuggire all’avanzata dei franchisti che hanno conquistato Barcellona il 26 gennaio 1939, Vincenzina Fonti viene aiutata da Pietro Nenni che le manda una macchina che l’accompagna alla frontiera dove entra facilmente in Francia grazie al passaporto svizzero. In precedenza il marito le affida, affinchè li metta in salvo, documenti, giornali e fotografie che oggi costituiscono il Fondo Morandi presso l’Istituto Parri di Milano. Quando Morandi è internato in Francia nel campo di Saint Cyprièn, la Fonti rimane nel paese per aiutarlo, fino a quando il compagno viene rilasciato e riesce a rientrare in Svizzera, dove viene internato nel campo di Gordola. A Lugano la Fonti diventa segretaria particolare del socialista Guglielmo Canevascini, consigliere di Stato per la Sanità del Canton Ticino. Qui si prodiga nell’aiutare la Resistenza in Italia, in particolare quella in Val d’Ossola. Dopo la Liberazione rientra a Milano con Morandi, alla federazione del PSIUP prima e poi nel Movimento Federalista europeo di Altiero Spinelli. Successivamente è bibliotecaria della Società Umanitaria. Muore a Milano il 14 febbraio 1985.