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persona singola | Antifascisti combattenti e volontari della Guerra di Spagna

Giovanni Fontana

Cognome: Fontana
Nome: Giovanni
Data di nascita: 20 dicembre 1902
Luogo di nascita: Pantelleria (Pantelleria)
Professione: Operaio

PROFILO BIOGRAFICO
LEGATE A QUESTA BIOGRAFIA

Bibliografia
  • La Spagna nel nostro cuore : 1936-1939: tre anni di storia da non dimenticare / edito a cura dell'AICVAS, Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna. - Roma : AICVAS, 1996. - 607 p. : ill. ; 24 cm., p. 195.
  • La colonna italiana / a cura di Alvaro Lopez. - Roma : [s.n.], 1985. - 51 p. : ill. ; 30 cm. - (AICVAS / Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna ; 5), p. 22.
  • Vento del sud : gli antifascisti meridionali nella guerra di Spagna / Ilaria Poerio, Vania Sapere. - Cittanova : Istituto Ugo Arcuri per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea in provincia di Reggio Calabria, stampa 2007. - 343 p. ; 24 cm.., p. 97, 98, 99, 100, 140, 298 (scheda biografica).
  • Gonzalo Berger Mulattieri, Les Milicies Antifeixistes de Catalunya 21 de julios - 31 de desembre 1936. Apendix, Universitat de Barcelona, p. 162. https://www.tesisenred.net/bitstream/handle/10803/418803/02.GBM_APÈNDIX.pdf?sequence=2&isAllowed=y
  • L' anarchico triestino / Umberto Tommasini ; a cura e con un saggio introduttivo di Claudio Venza ; presentazione di Paolo Gobetti. - Milano : Antistato, 1984. - 543 p., \6! c. di tav. : ill. ; 19 cm.. - (I refrattari ; 1). - [ISBN] 88-85060-26-9. - [BNI] 86-1221,
Fonti archivistiche
  • INSMLI - Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, fondo Archivio dell'Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna (AICVAS), b. 4, fasc. 25. Estremi cronologici: sd [1970 - 1985]. Riferimenti: Link1.
  • INSMLI - Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, fondo Cantaluppi Augusto, fasc. 12.
  • ACS - Archivio Centrale dello Stato, fondo CPC - Casellario Politico Centrale, b. 2107. Numero scheda I volume ACS: 1937-1942.Numero ordine II volume ACS: A59118. Estremi cronologici: 1937-1942. Riferimenti: Link1.
  • Российский Государственный Архив Социально-Политической Историй - Archivio di stato russo di storia sociale e politica (RGASPI), fondo Личные дела по странам (Fascicoli personali per paesi) - fondo 495, fasc. RGASPI. F. 495. Op. 221. D. 3329. Riferimenti: Link1.
  • Российский Государственный Архив Социально-Политической Историй - Archivio di stato russo di storia sociale e politica (RGASPI), fondo Интербригады Республиканской Армий Испании¸ (Brigate internazionali dell'Esercito repubblicano spagnolo) - fondo 545, fasc. Rgaspi F 545 op 6 d 494. Estremi cronologici: Rgaspi F 545 op 6 d 494. Riferimenti: Link1.
Bibliografia nascosto
Altri riferimenti
Presente in Rubrica di frontiera

Documenti
Fotografie

    Giovanni Fontana

    Cognome: Fontana
    Nome: Giovanni
    Data di nascita: 20 dicembre 1902
    Luogo di nascita: Pantelleria (Pantelleria)
    Professione: Operaio

    PROFILO BIOGRAFICO


    Materiali e documenti


    Documenti
    Fotografie
      Prima della guerra di Spagna

      Commenti

      1. Pantelleria Internet – Anno XX Pantelleria.com

        sabato 27 aprile 2019
        I panteschi durante la dittatura fascista

        GIOVANNI FONTANA COMBATTENTE PER LA LIBERTA’ IN SPAGNA
        News 23966, Pantelleria 26/04/2019

        Erano 47 i panteschi che risultano negli schedari del Casellario Politico Centrale. Il CPC fu istituito dalla Direzione Generale della Pubblica Sicurezza nel giugno 1896 come schedario per gli affiliati a partiti sovversivi considerati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica ed era destinato ad accogliere i fascicoli personali di anarchici, socialisti, repubblicani e, a partire dal 1920, anche di comunisti. In quelle schede venivano segnate le generalità, il colore politico, i rapporti e le informative che la polizia raccoglieva e registrava sugli oppositori al regime. Delle 47 persone una era una donna (Maria Bonomo), 17 erano classificati come antifascisti, 15 come anarchici, 8 socialisti, 4 comunisti e 2 repubblicani. 23 persone erano iscritte alla rubrica di frontiera, mentre 2 persone erano state denunciate al Tribunale Speciale (Franco Gregorio e Sammartano Gaspare). I mestieri erano i più diversi: c’erano 5 che nella loro vita avevano fatto il sarto (Alario Giovan Battista, Salerno Giovanni, Petronelli Fortunato, Salerno Giovanni e Valenza Salvatore detto Calogero), 3 erano commercianti (Belvisi Giacomo, Pavia Giuseppe e Rizzo Salvatore), 3 erano possidenti (Errera Giovanni, Salsedo Giovanni Battista, Valenza Vito), 2 erano farmacisti (Nunzio Valenza e Giuseppe Garsia), 2 erano calzolai (Borgongino Luigi e Accardi Fortunato), 1 faceva il medico (Errera Alfonso Salvatore), 1 l’avvocato (Brignone Pietro), 1 faceva il violinista (Brignone Alfonso). Alcuni dei 47 panteschi schedati si rifugiarono in Tunisia o in Francia, qualche altro addirittura in Egitto. In ogni fascicolo c’è una storia come quella di GIOVANNI FONTANA – che tra l’altro ho conosciuto personalmente -, classe 1902, anarchico che di mestiere aveva fatto il marinaio, l’autista e il cassiere. Fontana giovanissimo aveva aderito al movimento anarchico ed era sempre giù al porto ad accogliere i confinati mandati a Pantelleria dal Tribunale Speciale voluto dal regime. Nel 1926 era diventato amico dell’Ing. Giuseppe Romita (deputato socialista) e del Professor Fabrizio Maffi (deputato comunista) a cui aveva procurato il necessario: reti, materassi e sedie, per rendere più vivibile la vita di confinato. Le informative della polizia intanto parlano di Fontana come un “elemento pericoloso e turbolento”. Nel 1927, il 9 di aprile, scappò in Tunisia, partendo da Trapani a bordo della bilancella “Rosina Sferlazzo”. Si rifugiò a Biserta dove lavorerà come cassiere al caffè “Commercio”, il cui proprietario era il noto anarchico Salvatore Valenza di Pantelleria. “A Tunisi – si legge in una informativa del Consolato Italiano – è sospettato di essere autore e complice, non soltanto dell’ultima bomba contro il giornale L’Unione dell’11 maggio u.s., ma anche delle precedenti contro il giornale stesso e contro la sede del Regio Consolato Generale di Tunisi”. Il 28 novembre del 1933 in una altra informativa del consolato italiano a Tunisi, a proposito di Fontana, si legge che “egli non tralascia alcuna occasione per denigrare il Fascismo e le gerarchie”. In un appunto riservato della Divisione Politica si legge che Fontana continua a fare propaganda antifascista ed è in relazione con Arputzo, con Forti Enrico, Valenza Calogero ed altri. Si adopera anche a favorire gli espatri clandestinamente”. L’anno dopo nel 1934, si legge in una altro rapporto della polizia, “si trasferisce a 15 km da Biserta, nella proprietà terriera del Dott. Alfonso Errera. Lì risiede, oltre a Giovanni, un numeroso gruppo di italiani, di sentimenti antifascisti, all’interno del quale Fontana gode di un forte ascendente”. In seguito Fontana si recò in Spagna per combattere in difesa della giovane Repubblica Spagnola dove fece parte del 3° scaglione della Colonna Italiana fondata da Carlo Rosselli. Ha combattuto anche a Huesca e ad Almudèvar. Nel luglio 1937 passò in Francia, a Marsiglia ed a Parigi dove secondo l’Ambasciata italiana “frequenta ambienti sovversivi italiani…”. Ma nella Resistenza contro il nazifascismo ci sono anche dei giovani. C’è anche uno studente in medicina.

        SANDRO CASANO

        (3 – continua)

        Per alcune notizie su Giovanni Fontana si ringrazia l’Istituto “Ugo Arcuri” per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea in provincia di Reggio Calabria di Cittanova.

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