Sala Filippo di Biagio e Costantino Margherita, nato a Monticello d’Alba (Cuneo) il 20 aprile 1906, in Borgo Piano, comunista Di professione panettiere (in seguito anche operaio nell’emigrazione). Espatria in Francia nel 1930 (modalità non note) ed inizialmente cerca lavoro a Marsiglia (Bouches-du-Rhône); poi, dopo un breve periodo in Corsica, ritorna definitivamente a Marsiglia. Non abbiamo informazioni sugli anni ivi trascorsi finché, nel 1936, un documento della polizia fascista ci informa che il sovversivo Filippo Sala sarebbe emigrato in Spagna già prima che iniziasse la guerra civile. In Spagna dunque, ma in data imprecisata, sceglie di combattere la guerra civile nelle file della repubblica. Non sappiamo dove e con quale unità abbia combattuto inizialmente. Intorno alla metà di dicembre del 1936 entra a far parte di una delle due compagnie italiane costitui-ta ad Albacete (Murcia) grazie all’afflusso di volontari giunti per colmare le perdite del Battaglione italiano Garibaldi. Parte dei volontari in esubero, poco meno di 160 uomini, formano la 8. Compagnia del Battaglione Neuf Nations (14. Brigata Internazionale La Marseillaise), posta al comando dal comunista mantovano Giovanni Bocci (commissario politico è un altro militante comunista, il bergamasco Amleto Locatelli). Sicuramente presente a fine dicembre negli scontri di Lopera, Montoro, Porcuña e Villa del Rio (in Andalucia, fronte di Cordoba), lungo il corso del Guadalquivir, dove un’offensiva fascista sta mettendo in pericolo la stabilità del fronte. Sala è uno dei pochissimi superstiti di una Compagnia falcidiata da pesanti perdite e da un’assoluta inefficienza dei comandi, che mandano allo sbaraglio centinaia di combattenti senza alcuna cono-scenza del terreno, privi di guide, con pochissime carte topografiche ma anche privi d’ogni contatto sui fianchi, di copertura aerea e di artiglieria. Poco dopo ciò che resta dell’unità viene trasferito sul fronte di Madrid (che avrebbe dovuto esser la destinazione iniziale), da tempo sotto attacco da più lati. I superstiti della compagnia italiana, che poco tempo dopo avrebbero duramente combattuto poco più al Nord,sul fronte di Segovia, si distingueranno in particolare modo nel febbraio del 1937, nelle giornate della durissima battaglia del Jarama (7-22 febbraio), da cui l’unità uscirà provata per le pesanti perdite subite E’ proprio nelle convulse vicende finali di quella battaglia, aspra ed articolata in più di un combattimento (precisamente in uno degli scontri susseguitisi per diversi giorni lungo il corso del Rio Tajuña) che Filippo Sala cade combattendo a Morata de Tajuña, tra la fine di febbraio e l’ inizio di marzo del 1937.

Annotazioni: Biografia di Gianpaolo Giordana aggiornata ad aprile 2017, realizzata sulle seguenti fonti consultate: Archivio INSMLI – Milano (Fondo Archivio Aicvas), Archivio Centrale dello Stato – Roma (Casellario Politico Centrale, busta 4257, fascicolo 128501), con fotografia tratta del documento d’identità italiano, piuttosto consunto, trovato sul corpo di Sala, Archivio del Comune di Monticello d’Alba (CN)