Fino Natalino Pietro Antonio di Giovanni e Fino Lucia, 18/07/1899, Melle (CN). Operaio, carpentiere, idraulico, con licenza elementare. Comunista. Chiamato per il servizio militare negli anni della Prima guerra mondiale, il 30 ottobre del 1917 è arruolato nel Battaglione Borgo San Dalmazzo (2. Reggimento Alpini). Rimane sotto le armi fin alla fine del conflitto ed è congedato nel settembre del 1921. Come tanti altri vive più di una esperienza di emigrazione (probabilmente clandestina) su base stagionale. Durante una di queste, il 9 giugno del 1932 si sposa a Chaville (Hauts-de-Seine) con Stella Storti, una giovane emigrata cremonese nativa di Vescovato. Tornato per breve tempo in Italia, nell'agosto del 1936 torna ad espatriare clandestinamente (e definitivamente) oltralpe. Si stabilisce a Parigi con la famiglia, mentre a Melle viene cancellato dai registri dell’anagrafe per l’emigrazione definitiva all'estero. Aderisce al PCF ed è attivo soprattutto nei Gruppi di lingua italiana, nella diffusione della stampa di partito e nelle file del Soccorso Rosso Internazionale. Il 5 febbraio 1937 parte volontario per la Spagna repubblicana: dopo aver valicato la frontiera pirenaica raggiunge Albacete. Arruolato nella 12. Brigata Garibaldi, ricopre il ruolo di sergente e rimane ferito due volte in battaglia, una il 9 settembre 1938 sul fronte dell'Ebro combattendo con la 1. Compagnia del 2. Battaglione. Viene trasportato in ambulanza in un ospedale di Barcellona, infine alla Clinica Militar delle Brigate Internazionali di Mataró, dove giunge l’11 settembre per rimanervi fino alla guarigione completa. In possesso di documenti francesi regolari, fa ritorno in Francia. Risulta intanto iscritto al Partito comunista spagnolo dal 1938. Anni dopo la Liberazione, nell'agosto del 1949 lascia Parigi con la moglie per far ritorno a Melle. Il 1. agosto del 1954 la coppia si trasferisce a Torino (poi probabilmente nei dintorni) e se ne perdono le tracce.