Ferruccio Francesco di Anacleto e Calegari Clara, nato a Dego (Savona) il 9 marzo 1905, antifascista. Nel 1923 si iscrive al Partito nazionale fascista dal quale vien espulso nel 1931 “per poca comprensione dei doveri fascisti”. Presta servizio militare nell’ arma dei Carabinieri, quale carabiniere a cavallo. Durante il servizio subisce una condanna a Verona a 3 mesi di reclusione militare per rifiuto all’obbedienza. Nel 1926 inizia a recarsi in Francia per lavoro, facendo spesso ritorno a Dego, fino a quando, dopo aver visitato la Corsica, si stabilisce a Saint Gaudens in Alta Garonna, al n. 66 di rue Victor Hugo, esercitando il mestiere di contadino ed autista. L’8 giugno 1933 viene condannato dal tribunale di Saint Gaudens ad una multa di 16 franchi per lesioni personali. Nel 1934 Ferruccio sposa una cittadina spagnola che lavorava come domestica e cuoca e dal 1935 non da più notizie ai familiari. Allo scoppio con altri due connazionali tenta di passare in Spagna, ma viene arrestato a Fois (Pont du Roi) al momento del passaggio ed incarcerato a Saint Gaudens. Evidentemente ritenta il passaggio con maggior successo poichè 1938 è segnalato alle autorità italiane quale arruolato in una formazione repubblicana, per cui viene iscritto nella Rubrica di frontiera per il provvedimento dell’arresto. Rientrato in Francia presumibilmente nel febbraio 1939., dopo l’invasione della Francia da parte dei tedeschi aderisce alla Resistenza. Arrestato dalla polizia, è deportato il 31 luglio 1944 da Tolosa a Buchenwald, matricola 69367, registrato come detenuto politico. Muore nel campo il 27 marzo 1945.