Baglioni Mariano di Ferdinando, nato 30 novembre 1904 a S. San Quirico (Ancona). Anarchico. Di professione barbiere. Si trasferisce con tutta la famiglia il 23 maggio 1911 a Fabriano. Poco incline allo studio non termina le scuole elementari. Inizia a lavorare presso la barbieria dei repubblicani Giovanni e Amleto Schicchi e di Gisleno Carelli. Intanto si va formando la sua indole politica che si fonda inizialmente su spunti sovversivi e principi anarchici. Nel 1926 per motivi di lavoro si trasferisce a Gualdo Tadino e lo stesso anno, nel mese di ottobre, su richiesta di un imprenditore edile del Lussemburgo emigra con regolare passaporto nel granducato e si stabilisce a Dudelange rilevando un negozio di barbiere; la qualifica di muratore l'aveva denunciata soltanto per poter espatriare. A Dudelange sposa il 6 ottobre 1930 Elvira Bucari, ivi residente, ma originaria di Gualdo Tadino, e da lei ha una bambina. Nel suo soggiorno estero svolge attiva propaganda antifascista arrivando a minacciare i fascisti di Dudelange. La polizia lo scheda ormai come comunista. Nel febbraio 1935 viene chiesta la sua iscrizione in Rubrica di Frontiera. Il 26 ottobre 1936 viene espulso dal Lussemburgo per la sua attività politica. Da qui i preparativi per raggiungere la Spagna. Parte da Dudelange il 4 novembre 1936 a seguito di un convoglio preparato dal Partito comunista, raggiunge dapprima Parigi e qui con un treno speciale, formato per millequattrocento volontari, Perpignano e la frontiera spagnola. L'11 novembre 1936 é arruolato nella formazione '”Guido Picelli" che raggiunge il fronte di Madrid nella prima decade di dicembre. Firma inizialmente un contratto valido per sei mesi, ma rimane a combattere per tutta la durata della guerra. Passa al Battaglione Garibaldi e partecipa a tutti i combattimenti sul fronte di Madrid. L'1l marzo 1937 è ferito sul fronte di Guadalajara; guarito riprende il suo posto nella Brigata Garibaldi. e continua i combattimenti fino all'agosto del 1938. Ritirate dal fronte le Brigate per decisione del governo repubblicano nel settembre 1938, è avviato ad un campo di mobilitazione. Al crollo del fronte catalano passa in Francia nel febbraio 1939 ed è internato nel campo di concentramento di Argeles-sur-Mer per quindici giorni. Durante la permanenza aderisce al gruppo anarchico "Libertà o Morte", poi, richiamato dal Ministero della Giustizia lussemburghese fa ritorno a Dudelange. Qui riprende la sua attività politica. All'atto dell'evacuazione, per l'arrivo delle truppe tedesche, denuncia alcuni fascisti del luogo, poi si trasferisce con la famiglia a Charolles, Dopo l'armistizio franco-tedesco e precisamente nel luglio del 1940 ritorna a Dudelange con la famiglia e riprende la sua attività di barbiere ma non tralascia la propaganda antifascista. Il 22 agosto del 1940 è arrestato dalla polizia tedesca ed accompagnato alla frontiera italiana, al Brennero giunge il 30 agosto. Prima del suo arresto assieme ad altri italiani sottoscrive una petizione nella quale Si dichiara pentito della sua attività passata e chiede clemenza, ma il consolato italiano in Lussemburgo pone il veto ad un atto di clemenza nei suoi riguardi. Tradotto in Ancona il 14 settembre 1940 viene interrogato in Questura. Nega di essere comunista e di aver fatto propaganda per questo partito, conferma di essere stato in Spagna per le sue convinzioni anticapitaliste e di aver combattuto nelle Brigate Internazionali fino alla fine della guerra. Le notizie sul suo conto in possesso della polizia non permettono atti di clemenza; viene proposto per il confino che gli viene confermato il 14 Ottobre dello stesso anno, Cinque anni da scontare alle isole Tremiti. Al confino non mostra segni di ravvedimento riguardo le sue convinzioni politiche. Il 18 agosto 1943 è liberato dal confino e immediatamente fa ritorno a Fabriano. Partecipa alla guerra di liberazione nella zona di Fabriano. Responsabile della radio clandestina, attraverso la quale venivano concordati i lanci di armi e vettovagliamenti oltre alle missioni da attuare con gli Alleati. Tornato all’estero, muore il 21 marzo 1969 a Dudelange (Lussemburgo).

Annotazioni: Scheda biografica redatta da Roberto Lucioli per il volume Gli antifascisti marchigiani nella guerra di Spagna (1936-1939) [Ancona] : ANPI Marche/Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche, stampa 1992