Rossetto Venerio di Domenico e Visentin Antonia, nato l’11 febbraio 1910 a Rovinj/Rovigno (Croazia). Operaio, comunista. A 17 anni per evitare la leva nell’Italia fascista di imbarca come mozzo su una nave mercantile diretta negli Stati Uniti nel 1927. All’arrivo a New York si allontana dalla nave, vivendo da clandestino essendo privo di documenti. Per 10 anni, grazie ai contatti con le organizzazioni sindacali. svolge una intensa attività politica, organizzando clandestinamente varie manifestazioni antifasciste. I parenti riferiscono l’episodio che vede Rossetto inseguito dalla polizia americana, salvarsi in modo rocambolesco, buttandosi in acqua da un ponte. Raggiunge la Spagna nell'estate del 1937 e viene arruolato inizialmente nella XV Brigata Internazionale “Lincoln” e poi nella brigata Garibaldi, dove ottiene il grado di caporale. Prende parte alle battaglie sui fronti di Belchite, Estremadura, Caspe ed Ebro. Viene ferito due volte di cui una a Fuentes del Ebro. Esce dalla Spagna con i resti delle Brigate Internazionali nel febbraio 1939 ed è internato nei campi francesi di Argelès-su-Mer e Gurs. Ne esce arruolato nelle compagnie di lavoro straniere impegnate nelle opere di fortificazione per l’esercito francese. Dopo il crollo della Francia nella II guerra mondiale, su richiesta della Commissione Italiana per l’Armistizio con la Francia (CIAF), viene estradato in Italia nel 1942. Processato dalla Commissione per l’assegnazione al Confino viene mandato a Ventotene. Liberato nel settembre del 1943, rientra in Istria e opera con le formazioni partigiane, unendosi alla compagnia rovignese. Fatto prigioniero è fucilato dai tedeschi nel gennaio 1944 presso Rovigno.