Agosti Artemio, di Angelo e Cardinali Matilde, nato il 18 aprile 1902 ad Alseno (Piacenza) dove, all'inizio del '900, è particolarmente forte il sindacalismo rivoluzionario. E’ un operaio militante nel Partito socialista e. secondo le autorità, emigra clandestinamente in Francia per motivi politici tra il 1922 e il 1923. Successivamente l'informazione viene corretta e si ritiene che abiti in Francia dal 28 dicembre 1921. Nel 1925 lo raggiungono i genitori. È un uomo una corporatura notevole, alto 188 centimetri, con la barba rasa e i baffi. Abita a Fontenay s/Bois al 178 di Avenue Victor Hugo; nella città, una delle località francesi preferite dai fuoriusciti politici italiani, abitano molti altri emiliani e piacentini; tanti svolgono propaganda e attività politica contro il regime fascista. Agosti viene tenuto sotto controllo per diversi anni, ma dal gennaio 1936, la polizia fascista all'estero perde le sue tracce, ipotizzando che fosse in contatto con elementi spali pronti a reclutarlo per andare a combattere contro i franchisti, Con un'informativa dei primi mesi del 1939 il ministero degli Esteri all' Interno precisando che Agosti, di cui si segnala la partecipazione attiva fin da giovane a movimenti politici operai, è giunto in Spagna fra i primi, il 13 agosto 1936 facendo parte delle milizie che combatterono sul fronte settentrionale a Irun. E’ poi a Durango e Santander, dove viene ferito a una gamba. Passato nei carristi, diventa comandante di un carro partecipando alle operazioni militari di Oviedo. Durante questa battaglia viene ferito all’ occhio destro, che gli viene asportato, Rimane completamente cieco dato che aveva già perso sinistro da bambino in un incidente. Giacomo Calandrone lo ricorda ne “La Spagna brucia” ad una sfilata tenutasi nella città: “Sfilano poi i grandi mutilati: Fort, il maggiore francese cieco, l’eroico Franchina che ha perso una gamba a Villanueva de la Cañada, in una carrozzella; Guglielmo Intilia, mutilato delle braccia e privo di un occhio: Romeo Pontoni, che ha subito l’amputazione delle due gambe, il cieco Agosti, Giovanni Secci e tanti altri, che non riesco a distinguere per la commozione. Accanto a me la gente piange.” A riaccompagnarlo in Francia è il compagno reggiano Mentore Torelli. Il 15 dicembre 1937 la Prefettura di Piacenza scrive al ministero dell'Interno comunicando che «nel comune di Alseno circola voce che il nominato in oggetto, arruolatosi nelle milizie rosse spagnole, sia deceduto in Spagna». Il mese successivo, però, l'ambasciata italiana a Parigi ritiene che Agosti non sia morto, ma che abiti nella capitale francese. Un successivo comunicato dell’Ovra segnala che Agosti circola per Parigi camminando lentamente, come fosse reduce da una ferita patita in Spagna. Nel giugno 1938 la Prefettura di Piacenza informa il Ministero che un certo Italo Pedretti di ritorno dalla Francia ad Alseno, ha riferito di aver visto Agosti a Parigi completamente cieco, accompagnato al braccio da una donna. Il 5 agosto il Comando truppe volontarie in Spagna (è il comando delle forze armate italiane mandate dal regime di Mussolini in appoggio ai fascisti di Frana)) sostiene che «Agosti è stato miliziano della XII brigata internazionale Garibaldi. Ferito agli occhi in un combattimento, perdette la vista». In seguito sarà inviato in Unione Sovietica dove giunge il primo settembre 1939 dopo un viaggio in nave da Le Havre a Leningrado. E’ subito trasferito a Balabanovo in una clinica a una sessantina di chilometri da Mosca e di lui esiste una fotografia, scattata nel 1940 in una città sovietica, dove compare insieme ad altri grandi mutilati reduci della guerra di Spagna. Alla fine della guerra mondiale nel novembre 1946, si trova alla casa degli invalidi di Senisa (Solne?nogorsk) e fa richiesta con altri a Paolo Robotti, funzionario del PCI, di poter rientrare in Italia, ma il parere è negativo e Agosti non lascerà mai più l'URSS dove morirà in data ignota.

Annotazioni: Scheda biografica tratta in massima parte dal volume : Los italianos : antifascisti nella guerra civile spagnola / Franco Sprega, Ivano Tagliaferri ; presentazione di Gianluigi Boiardi. - Due Santi di Marino : Infinito, 2007. - 144 p. : ill., ritr. ; 21 cm.. - (Isaggi ; 8). - [ISBN] 978-88-89602-13-3.