Roncato Gaetano di Giovanni, nato l’8 agosto 1907 a Castelfranco Veneto (Treviso). Ebanista, comunista. Frequenta la scuola fino alla terza elementare e vive con la madre vedova. Lavora come fabbro e falegname presso le officine Fervet e nel 1921 si iscrive al Partito Comunista d’Italia ed al sindacato. Attivo nella organizzazione clandestina comunista come responsabile della stampa. Nel settembre 1930 espatria in Francia con regolare passaporto. Tre mesi dopo un emissario comunista incaricato di riorganizzare il Partito a Treviso viene arrestato e tra i documenti sequestrati compare il nome di Roncato. Nella perquisizione della sua casa vengono trovati un fucile, due baionette e bandiere rosse. Deferito al tribunale Speciale per detenzione di armi viene emesso mei suoi confronti un mandato di cattura ed è iscritto nel Bollettino delle Ricerche. Si stabilisce a Digione (Costa d’Oro) e si iscrive al Comitato Proletario Antifascista (CPA). Svolge attiva propaganda antifascista e più volte è segnalato per incidenti nelle sale del Dopolavoro come in occasione della commemorazione della Marcia su Roma, subendo arresti ed un processo. Nonostante fosse stato colpito da un decreto di espulsione ancora prima dell’avvenimento di questi incidenti, nel febbraio del 1932 viene segnalato ancora tra gli esponenti del CPA di Digione, insieme al già menzionato Augusto Cresto di Torino, Carlo Norcia di Novara, Palmiro Parisi di Cremona e a un non meglio identificato Tessoni. Colpito da un nuovo decreto di espulsione si porta nel 1933 in Unione Sovietica, dove frequenta la scuola leninista e sposa Lisa Liubimova dalla quale ha una figlia. Lavora in una fabbrica sovietica ed è membro del Comitato Sindacale di fabbrica. Processato in contumacia dal Tribunale Speciale per la sua attività antifascista e gli viene cancellato il grado di caporale conseguito nell’esercito. Tre anni dopo il suo arrivo è identificato come il mittente di «una lettera, di carattere antifascista, a firma Dozland Roger, proveniente da Mosca» e diretta a sua madre. Dall’Unione Sovietica Roncato raggiunge la Spagna il 16 settembre 1937, dopo cinque mesi di scuola militare speciale. Il 31 dicembre 1937 è istruttore centro di rieducazione di di Pozorubio dove «venivano inviati i volontari indisciplinati, i demoralizzati, i fuggiti dalle linee del fronte, i “baruffanti”, gli eterni malcontenti» che passavano poi a far parte della compagnia zappatori. In seguito è aggregato alla brigata Garibaldi con il grado di tenente inizialmente nel Genio e poi messo a capo di una compagnia. Dopo aver partecipato a numerose azioni di guerra è promosso capitano nel settembre 1938, sul fronte dell'Ebro, durante l’ultima grande offensiva della Repubblica. Ferito per lo scoppio di una bomba, a seguito del ritiro dei volontari internazionali nel febbraio 1939 riesce a rientrare in Unione Sovietica, stabilendosi a Mosca, Petrovskij-Razumovskij proezd, casa 47, appartamento 39. Durante la II guerra mondiale è istruttore politico al fronte. Nel 1946 è decorato con una medaglia per la produzione in Urss. Il fratello Angelo Roncato, da Castelfranco fu presente all’incontro che si tenne il 23 maggio 1976 a Venezia in ricordo della guerra civile spagnola con gli ex volontari di Spagna veneti ed i familiari dei caduti e dei deceduti.

Annotazioni: Scheda biografica integrata con informazioni raccolte da Francesca Pierobon per il volume Scegliersi la parte. Antifascisti trevigiani volontari nella guerra civile spagnola (1936-1939) , Il Poligrafo 2022.